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Pesticidi 5000 volte oltre il lecito e olio di vitamina E in pod illegali al Thc

Risultati inquietanti da un'inchiesta di Leafly: in California le cartucce Dank Vapes vendute con la formula del 2 per 1.

Pesticidi che superano anche di 5 mila volte il limite consentito per legge, tocoferolo acetato (più noto come olio di vitamina E) in percentuali pari anche al 34 %, negozi senza licenza che prosperano senza seguire alcuna regola, cartucce al Thc non controllate (per non dire adulterate) vendute con la formula del 2 per 1. È questa l’allarmante situazione che emerge da un’indagine  sul mercato illegale dei prodotti per la vaporizzazione a base cannabis in California condotta da Leafly, il sito web  americano specializzato che conta più di 15 milioni di visite mensili. Ben lungi dal minimizzare il ruolo delle cartucce illegali a base di cannabis nell’improvvisa crisi di malattie polmonari negli Usa, il sito ha preso fin da subito sul serio il problema, approfittandone per evidenziare le grandi praterie che la legalizzazione fatta a macchia di leopardo ha lasciato al mercato illegale.
Un evento di avvelenamento di massa a livello nazionale senza precedenti – scrivono Joe Kukura, Marissa Wnzke e David Downs su Leafly – ha colpito quasi 1400 persone, uccidendone 33. E le prove raccolte dai Centers for disease control e da altre fonti hanno identificato le cartucce illegali al Thc come il vettore chiave dello scoppio della malattia. Quindi siamo andati a cercale le cosiddette ‘fart carts’ (una espressione gergale che è meglio non tradurre, ndr) nei mercati illegali”. Tanto per cominciare, l’indagine rileva che in California rimangono migliaia di negozi senza licenza, nonostante la legge che regolamenta il settore, la Proposition 64 entrata in vigore 22 mesi fa, ne preveda l’obbligatorietà. In particolare a Los Angeles, il numero dei negozi senza licenza supera di gran lunga quello dei negozi legali e le autorità sembrano molto lente ad applicare le sanzioni previste (30 mila dollari al giorno) per chi viola la legge.
I giornalisti di Leafly hanno acquistato senza nessuna difficoltà cartucce illegali (a prezzi pari alla metà del costo di mercato), compresi i marchi attualmente sotto accusa. Addirittura in una rivendita le cartucce Dank Vapes erano in offerta  “prendi due e paghi uno”. Le cartucce sono poi state inviate ad Anresco Laboratories, un laboratorio analisi di San Francisco, alla ricerca di olio di vitamina E e pesticidi. “La quantità di pesticidi trovata in questi campioni è spaventosa”. Con queste parole Josh Richard, di Anresco Labs, ha commentato i risultati delle analisi. Tutti i campioni superavano di gran lunga i limiti previsti dalla legge. In particolare Sour Apple di Dank Vapes eccedeva di 5.475 volte il limite del clorfenapir, un insetticida contro le zanzare. Un altro insetticida, il bifenazato, superava il limite di 547 volte e il miclobutanile (un fungicida che scaldato si può trasformare in cianuro) di 362 volte. E questo solo per fare qualche esempio.
Preoccupanti anche le percentuali di tocoferolo acetato, l’olio di vitamina E, che se fumato o inalato blocca la capacità dei polmoni di assorbire ossigeno, dando origine a polmonite chimica che, se non curata, porta alla morte. Le percentuali riscontrate nei cinque campioni arrivano fino al 34,9 % e sono tutte, tranne una, superiori al 23%. Sono dati allarmanti, ma molto simili a quelli riscontrati da test analoghi condotti dall’emittente Nbc quasi un mese fa. Un mese in cui si sarebbe potuto cominciare a fare un’opera di pulizia nel settore dei prodotti della cannabis, a tutto vantaggio della salute dei cittadini e di quegli operatori che lavorano rispettando la legge.
Invece, a quanto raccontato su Leafly, il mercato illegale di questi prodotti continua a prosperare indisturbato in negozi fisici, ma anche su internet e sui social media. E nel frattempo i governatori e i politici in tutto il Paese si rincorrono per vietare gli aromi nei liquidi con nicotina per sigarette elettroniche, ostinandosi a guardare il dito, invece della Luna.

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