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Sigarette elettroniche, Farsalinos: malattia in Canada causata da oli di Thc

Medici canadesi ipotizzano un caso di popcorn lung dovuto al vaping, ma secondo il cardiologo greco è un caso analogo a quelli degli Usa.

Nell’allarme di questi ultimi mesi sulla sigaretta elettronica, ritorna in auge anche il cosiddetto “popcorn lung”, il polmone da popcorn. Il nome scientifico della patologia è bronchiolite obliterante; la definizione familiare è dovuta al fatto che la patologia era stata riscontrata fra i lavoratori che impacchettavano popcorn scoppiato al microonde e che avevano inalato per molto tempo grandi quantità di diacetile. Si tratta di quella sostanza che conferisce allo snack il tipico aroma burroso e può essere presente anche in alcuni liquidi per sigarette elettronica. Alcuni anni fa si era molto discusso della questione, poi superata perché la sostanza, se presente nei liquidi, era contenuta comunque in quantità tali da non essere ritenute preoccupanti.
Ma ora un gruppo di medici canadesi ritiene di aver riscontrato la patologia in un 17enne, ricoverato con tosse, dispnea progressiva e malessere generale. Nell’articolo pubblicato sul Canadian Medical Association Journal i medici ipotizzano che la malattia sia stata causata dall’uso della sigaretta elettronica. E diciamo “ipotizzano”, perché sono loro stessi ad aver utilizzato il termine inglese “postulate”. Dall’articolo apprendiamo anche che il giovane svapava “in maniera intensiva” liquidi aromatizzati e tetraidrocannabinolo, cioè Thc, la sostanza psicoattiva della cannabis. Il paziente è stato dimesso dall’ospedale dopo 47 giorni ma, aggiungono i medici, la sua tolleranza allo sforzo fisico rimane limitata.
Per un commento accurato, non essendo medici, ci affidiamo al cardiologo greco Konstantinos Farsalinos, uno dei maggiori esperti mondiali del vaping, che solo pochi giorni fa ha ricevuto due importanti riconoscimenti: quello di Web Science Group come uno dei ricercatori più citati nel 2019 e la menzione fra i 14 greci più influenti nella ricerca scientifica mondiale. “Per quanto riguarda la nuova storia canadese su un supposto caso di bronchiolite obliterante dovuta alla sigaretta elettronica – scrive il medico sul suo profilo Facebook – c’è da dire che il comunicato stampa è impressionante, ma non lo è altrettanto il rapporto”. “Gli autori – continua – dicono che il paziente usava Thc mischiato con aromi. Non è stata fatta una diagnosi di popcorn lung e gli autori “ipotizzano” (questa è la parola che usano) che si tratti di quello a causa di alcune similarità nei risultati”.
Ma – aggiunge Farsalinos – sembra in realtà trattarsi di un tipico caso di malattia causata da oli di Thc, come tutti gli altri avvenuti negli Stati Uniti”. E infine conclude: “Per la cronaca, gli aromi che il paziente usava non contengono quantità significative di diacetile – non chiedetemi come lo so, ma lo so”.

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