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#QuitforCovid per dire no al fumo (anche con la sigaretta elettronica)

Dal Regno Unito la campagna lanciata da un medico per smettere di fumare durante la pandemia di coronavirus.

Si chiama #QuitforCovid, smetti di fumare per covid, la campagna lanciata in queste settimane nel Regno Unito per convincere i fumatori a dire addio al loro dannoso comportamento durante la pandemia causata dal virus Sar-cov-2. L’allarme è venuto da alcuni studi cinesi che rimarcavano la correlazione fra fumo e maggiore possibilità di esiti gravi una volta contratta la malattia covid-19. E, sebbene non tutti gli scienziati siano d’accordo con l’interpretazione di questi studi, è perlomeno chiaro che una malattia che colpisce i polmoni avrà conseguenze peggiori su chi ha sviluppato malattie fumo correlate. Tanto che il Ministro della salute Matt Hancock, risultato nel frattempo egli stesso positivo al virus, ha confermato la tesi, dichiarando “che è abbondantemente chiaro che fumare peggiora l’impatto del coronavirus”.
Da qui l’invito a smettere di fumare in questo particolare momento. L’idea della campagna, o del movimento come è definito sul sito ufficiale Today is the day, è venuta al dottore Charlie Kenward, un giovane medico di base di Bristol. “Ero in ambulatorio – racconta Kenward – con una mamma che accompagnava il figlio di 9 anni per una visita. Lavora come badante e quindi le ho chiesto se era preoccupata per il virus. Mi ha detto di sì, perché fumava. Le ho chiesto perché non smetteva. Ha guardato suo figlio e poi ha annuito”. La giovane mamma, continua il medico, è stata la prima persona a smettere di fumare per il covid. “Ma tutti possono farlo – conclude – ed è per questo che chiedo ai fumatori di smettere per covid”.
Per raggiungere questo obiettivo, il sito consiglia anche dei metodi di sostegno, per chi ne ha bisogno. Insieme alle terapie tradizionali, farmacologiche o a base di nicotina, trova spazio anche la sigaretta elettronica. “Per molte persone – si legge – i prodotti del vaping sono state un aiuto per riuscire a smettere di fumare. L’efficacia di questi prodotti, noti anche come e-cigarette, è stata dimostrata e, sebbene non innocuo, svapare è molto meno dannoso che continuare a fumare”. Per maggiori informazioni, si rimanda a un link sul sito del Sistema sanitario nazionale del Regno Unito.
L’hashtag #QuitforCovid sta diventando virale. Lo rilanciano studiosi, i profili del Ssn, Public Health England, la British Lung Foundation, vaper e sostenitori della riduzione del danno. impegnatissima su questo fronte è anche Action on smoking and vaping (Ash), la più attiva associazione antifumo del mondo anglosassone. In maniera martellante sui suoi canali social offre testimonianze, condivide suggerimenti e opinioni scientifiche e lancia appelli ai fumatori perché “smettano per covid”. E per chi avesse bisogno di aiuto, Ash offre la sua guida per dire stop al fumo, dove, la sigaretta elettronica ha un posto importante fra gli strumenti di sostegno alla cessazione. “Usare la sigaretta elettronica è significativamente meno dannoso che fumare”, si legge nella guida. “Public Health England – conclude l’associazione, citando l’agenzia del Ministero della salute britannico – incoraggia tutti i fumatori, soprattutto se hanno già provato senza successo altri metodi per la cessazione, a provare una sigaretta elettronica come aiuto per smettere di fumare”.

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