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Riparte domani Stoptober, la tradizionale campagna del Ministero della salute britannico per convincere i fumatori a smettere e accompagnarli nel loro percorso di disassuefazione dal fumo per l’intero mese di ottobre. La scelta della durata della campagna, 30 giorni appunto, ha un fondamento scientifico, perché è provato che chi mantiene l’astinenza dal fumo per 28 giorni ha cinque volte maggiori probabilità di smettere definitivamente. L’inizio della campagna è stato preceduto da un battage mediatico per attirare l’attenzione dei fumatori e incoraggiarli ad accettare la sfida.
Rispetto a quelle precedenti, l’edizione 2020 di Stoptober porta due novità. La prima è il branding “Better Health”, creato alla fine dello scorso luglio con un approccio sanitario complessivo per rispondere ai problemi causati dalla pandemia di covid 19 e all’impatto che ha avuto sul comportamento dei cittadini. La seconda novità è che i fumatori non saranno più gestiti allo stesso modo, ma distinti in base all’età. Si distingueranno in un due gruppi: uno fra i 35 e i 60 anni e uno più giovane fra i 18 e i 34. Questo perché – spiega il comunicato stampa – “le nostre ricerche dimostrano che hanno punti di vista diversi e diverse motivazioni per cercare di smettere di fumare”.
Dal sito di Stoptober si ha una panoramica delle attività di sostegno offerte ai fumatori. Prima fra tutte la app gratuita sviluppata dal Servizio sanitario nazionale, che consente fra l’altro di controllare i propri progressi, tenere d’occhio il risparmio economico e avere motivazione quotidiana. L’applicazione è anche in grado di elaborare per ogni fumatore un piano personalizzato per smettere di fumare, consigliano strumenti di sostegno. Come negli ultimi anni, grande spazio è dato alle sigarette elettroniche, presentate come “molto meno dannose del fumo di sigaretta” e alla disinformazione sulla nicotina. “Molte persone credono che la nicotina sia tanto dannosa – si legge – ma in realtà sono le migliaia di altre sostanze chimiche presenti nel fumo di tabacco a causare quasi tutto il danno del fumo”. Il sito di Stoptober, poi, rimanda alla pagina specifica dell’Ssn, che risponde a tutte le domande più comuni sulle e-cigarette.
Oltre alla app, i fumatori potranno scegliere di ricevere email quotidiane con incoraggiamenti e dritte per smettere di fumare e di unirsi a un gruppo Facebook per condividere la propria esperienza e eventualmente cercare aiuto in un ambiente amico. In Inghilterra sarà attiva e pronta a rispondere anche una helpline telefonica, alla quale risponderà personale specializzato. Ma Stoptober 2020 non sarà una campagna solo virtuale. Come sempre tutta la comunità è chiamata a partecipare. Centri antifumo, medici di famiglia, farmacie, autorità locali, ospedali e esercizi commerciali sono invitati a fare la loro parte, esponendo manifesti, opuscoli informativi e altro materiale scaricabile dal sito di Public Health England.