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È stata pubblicata sabato 19 giugno sul sito del governo del Canada la proposta del Ministero della salute per vietare di fatto gli aromi nei liquidi per sigaretta elettronica. L’obiettivo della misura, specifica il testo di Health Canada, è quello di proteggere i giovani e i non utilizzatori di prodotti del tabacco dalla dipendenza da nicotina non incentivando l’uso di prodotti del vaping. L’assunto di partenza è ancora una volta che la varietà di gusti presenti negli e-liquid attiri i minori, sacrificando l’importanza che gli stessi hanno per un gran numero di fumatori ed ex fumatori adulti che potrebbero passare o sono passati al vaping per ridurre drasticamente i danni del fumo.
La proposta prevede un approccio con tre aspetti complementari. Prima di tutto limiterebbe la promozione degli aromi nei prodotti da svapo al tabacco, alla menta, al mentolo e a una combinazione di menta e mentolo, anche attraverso indicazioni o illustrazioni sulla confezione. In secondo luogo vieterebbe l’uso di “tutti gli zuccheri e di altri dolcificanti oltre alla maggior degli ingredienti aromatizzanti, con eccezioni di quelli necessari a conferire aromi di tabacco e menta/mentolo”. Questo, si legge ancora nella proposta, “limiterebbe la capacità dei produttori di realizzare prodotti da svapo che abbiano un odore o un sapore molto gradevole (ad esempio attraverso l’uso di ingredienti come la vanillina e l’etilmaltolo) o di utilizzare ingredienti che aggiungono un nota aromatica diversa da tabacco o menta/mentolo”. Dunque i liquidi per sigaretta elettronica non devono avere un gusto troppo piacevole, che è invece il primo motivo per cui funzionano per i fumatori.
Il terzo aspetto prevede l’adozione di uno standard che imponga che “un prodotto del vaping o le sue emissioni non abbiano attributi sensoriali che si traducano in una percezione sensoriale diversa da quella tipica del tabacco o della menta /mentolo”. “In questo caso – spiega Health Canada – le percezioni sensoriali si riferiscono alla percezione derivata da stimoli ai sistemi olfattivo (olfatto) e gustativo (gusto)”. Per la verità, nella lunga analisi di costi benefici, le autorità riconoscono che molti svapatori potrebbero tornare a fumare o molti fumatori non passare all’elettronica in seguito a queste misure, ma evidentemente è un prezzo che sono disposti a pagare. Nel testo si trova, inoltre, la proposta di porre il limite di 20 mg/ml al contenuto di nicotina negli e-liquid.
Dure, naturalmente, le reazioni delle associazioni dei consumatori canadesi. La Canadian Vaping Association si dichiara “delusa che delusa dal fatto che il Canada abbia proposto una regolamentazione dannosa, figlia di un fuorviante panico morale, invece di sostenere la più grande opportunità di riduzione del danno della nostra vita”. “Abbiamo più volte condiviso la letteratura scientifica sul vaping – ha affermato Darryl Tempest, direttore dell’associazione – I regolatori sono consapevoli dell’importante ruolo svolto dagli aromi nell’adozione della sigaretta elettronica da parte dei fumatori. Un divieto sugli aromi ridurrà l’appeal del prodotto e condannerà a morte molti fumatori. Misure come queste fanno poco per proteggere i giovani e invece aumentano i tassi di fumo e rafforzano il mercato nero”. Invece Rights4Vapers, altra associazione dei consumatori, ha dato appuntamento agli svapatori ad Ottawa il 21 agosto, per una grande manifestazione contro le proposte di Health Canada.