© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
La Lega ci riprova. Dopo le fumate nere degli scorsi mesi, il disegno di legge sulle misure urgenti connesse all’emergenza da Covid 19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali attualmente al vaglio della Camera è una ghiotta occasione per tentare di ridurre l’imposta di consumo sui liquidi da inalazione. L’emendamento al provvedimento del governo è firmato da otto parlamentari del Carroccio: Giuseppe Bellachioma, Claudio Borghi, Vanessa Cattoi, Emanuele Cestari, Silvana Comaroli, Rebecca Frassini, Tullio Patassini e Paolo Paternoster. Il gruppo intende abbassare di cinque punti percentuali l’imposta di consumo a partire dal prossimo primo agosto. “Al fine di sostenere la filiera italiana dei prodotti liquidi da inalazione senza combustione – si legge nell’emendamento – all’articolo 62-quater del testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, al comma 1-bis, primo periodo, dopo le parole: «al quindici per cento e al dieci per cento dal 1° gennaio 2021» sono aggiunte le seguenti: «e fino al 31 luglio 2021, al dieci per cento e al cinque per cento dal 1° agosto 2021»“. In sostanza, se l’emendamento avrà luce verde, dal prossimo mese l’imposta di consumo tornerebbe ai livelli del 2020: circa 4,4 centesimi per millilitro senza nicotina e circa 8,8 centesimi per millilitro con nicotina. Il provvedimento, se approvato, varrà sino al 31 dicembre 2021: occorrerà poi intervenire in sede di legge di bilancio per dare finalmente una stabilità fiscale sopportabili dall’intero comparto.
