© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
Si dichiara soddisfatto e ragionevolmente ottimista Umberto Roccatti riguardo agli incontri istituzionali avuti venerdì scorso in conclusione della Ride4Vape. Dopo aver pedalato per circa 800 chilometri, da Bolzano al Ministero dell’economia a Roma, per attirare l’attenzione sulla maxi tassa che grava sui prodotti del vaping, il presidente di Anafe ha infatti condotto un giro di faccia a faccia con esponenti politici e dell’amministrazione delle Dogane e Monopoli. In assenza del sottosegretario delegato ai monopoli (Federico Freni è stato nominato solo venerdì pomeriggio), Roccatti si è confrontato con parlamentari delle commissioni competenti sia della Camera dei deputati che del Senato. In particolare rappresentanti del Partito Democratico, di Fratelli d’Italia e della Lega ma, aggiunge “incontreremo presto anche gli altri partiti”. È stato poi ricevuto anche da Marcello Minenna, direttore dell’Agenzia Dogane e Monopoli.
“Ho trovato un ascolto attento – commenta Roccatti a Sigmagazine – da parte di tutti, sia dal centrodestra che dal centrosinistra che da Adm. Ho riscontrato disponibilità a una rimodulazione del prelievo fiscale sulle sigarette elettroniche. Purtroppo abbiamo la spada di Damocle delle coperture, ma bisogna mettere mano allo scempio compiuto dal precedente governo e riportare la tassa almeno ai livelli del 2020”.
Il presidente di Anafe conta anche molto sul neo sottosegretario Freni, che sarebbe già a conoscenza della materia. La strategia dell’associazione dei produttori è quella di cominciare a darsi da fare subito sia a livello politico che a livello tecnico per far sì di avere il provvedimento sulla rimodulazione della fiscalità sulle e-cigarette già nella bozza della prossima legge di bilancio. Ci si sottrarrebbe così al walzer degli emendamenti i cui esiti non sono mai davvero sicuri.
“Naturalmente non abbiamo la sicurezza al cento per cento che le cose andranno come speriamo – conclude Roccatti con una nota di ottimismo – ma stiamo mettendo in campo una strategia per arrivare a una soluzione positiva per tutto il settore del vaping italiano”.