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Necessario correggere la percezione dei danni della sigaretta elettronica

Uno studio dimostra che influenza l'uso degli strumenti per smettere di fumare. Una giusta informazione consente scelte corrette.

Le percezioni della dannosità dei trattamenti sostitutivi con nicotina (Nrt) e dei prodotti per la vaporizzazione di nicotina, paragonati alle sigarette tradizionali, determinavano il rispettivo uso del prodotto di chi cercava di smettere di fumare”. In pratica, i fumatori che hanno la percezione del minor danno delle Nrt (gomme, cerotti, inalatori ecc.) e delle sigarette elettroniche sono più inclini a ricorrervi per smettere di fumare. Può apparire ovvio il risultato di questo studio, ma il suo corollario è la necessità di correggere la disinformazione sui prodotti a rischio ridotto, per facilitare la cessazione.
Il lavoro in questione si intitola “Do smokers perceptions of the harmfulness of nicotine replacement therapy and nicotine vaping products as compared to cigarettes influence their use as an aid for smoking cessation? Findings from the ITC Four Country Smoking and Vaping Surveys” ed è stato pubblicato su Nicotine and Tobacco Research. È stato condotto da un gruppo di ricercatori australiani, canadesi, britannici e americani, coordinato da Hua-Hie Yong della Deakin University di Victoria, in Australia. Gli autori hanno analizzato i dati dell’International Tobacco Control Four Country Smoking and Vaping Surveys relativi a 1,315 fumatori abituali reclutati nel 2016 che nel 2018 hanno riferito di aver tentato di smettere di fumare.
I risultati hanno dimostrato che quei i fumatori che percepiscono che le Nrt e i prodotti per la vaporizzazione di nicotina sono molto meno dannosi delle sigarette hanno maggiori probabilità di utilizzarli in seguito come aiuto per la cessazione, rispetto ai fumatori che percepiscono questi prodotti come ugualmente o più dannosi del fumo. Inoltre, coloro che percepiscono i prodotti per il vaping come molto meno dannosi delle sigarette avevano maggiori probabilità di preferirli alle Nrt. Questi risultati sono validi senza variazioni per tutti e quattro Paesi in cui è stata svolta l’indagine: Australia, Canada, Inghilterra e Stati Uniti.
Nelle parole degli stessi autori, “questo studio dimostra che le percezioni errate dei danni dei prodotti a base di nicotina rispetto alle sigarette influenzano il loro uso per smettere di fumare. Credere che i prodotti per il vaping con nicotina siano molto meno dannosi del fumo di sigaretta può portare alcuni fumatori a preferire questi prodotti alla terapia sostitutiva della nicotina per aiutarli a smettere di fumare”. E dunque, conclude il lavoro, “l’istruzione mirata a correggere le percezioni errate della nocività dei prodotti a base di nicotina rispetto alle sigarette può consentire ai fumatori di fare scelte informate su quali siano appropriati per aiutare a smettere di fumare”.

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