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Sigarette elettroniche, dal Tar ennesimo colpo al Ministero della Salute

Altre quattro aziende ottengono la sospensione del pagamento della tariffa di notifica dei prodotti del vaping: Flavors4you (Blendfeel), Fashion Vape Eliquid, Gekhan e T- Star.

Ancora un ricorso contro le tariffe di notifica retroattive introdotte con decreto del Ministero della Salute e ancora una vittoria delle aziende del vaping. Maria Cristina Quiligotti, presidente della sezione terza quater del Tribunale amministrativo del Lazio, ha accolto le istanze dell’avvocato Serena Grassi in rappresentanza delle aziende Flavors4you (Blendfeel), Fashion Vape Eliquid, Gekhan e T- Star. Accogliendo l’istanza cautelare monocratica, il giudice ha fissato la trattazione collegiale in occasione della camera di consiglio del prossimo 12 settembre 2022.
La sospensiva ottenuta dai ricorrenti riguarda il Decreto ministeriale del Ministero della Salute (adottato di concerto con il Ministero dell’economia e delle Finanze) del 7 marzo; l’Allegato n. 1 del Decreto con cui si fissano gli importi delle tariffe di notifica; le Faq (domande frequenti) fornite dal Ministero della Salute e pubblicate sul sito web istituzionale; ogni atto presupposto, preparatorio, connesso e consequenziale, ancorché non conosciuto, volto a condizionare al pagamento delle tariffe di notifica.
Nonostante la norma prevedesse già da sei anni che il Ministero potesse richiedere un importo a copertura delle spese conseguenti alla notifica dei prodotti, sono state pubblicate soltanto meno di tre mesi fa. E, cosa ancora più incomprensibile, dando soltanto due mesi di tempo alle aziende per regolarizzare la loro posizione. Un fatto, dunque, che la giudice Quiligotti, ha già più volte ritenuto legittimo di approfondimento, tanto da sospendere l’efficacia del Decreto. Il prossimo 12 settembre, dunque, tutte le aziende che hanno impugnato il provvedimento, potranno sostenere le loro motivazioni in una unica udienza. Spetterà al Ministero spiegare i motivi per cui ha atteso sei anni prima di pubblicare il tariffario ma soprattutto secondo quale ratio ha unilateralmente richiesto le somme in maniera retroattiva per prodotti già da anni notificati e legittimamente commercializzati dopo aver ottenuto il consenso proprio del Ministero della Salute.

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