Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Sigarette elettroniche ai minori: Juul concorda risarcimento di 440 milioni di dollari

Si chiude così il procedimento che vedeva coinvolti 33 Stati americani e Portorico contro l'azienda californiana di sigarette elettroniche.

Juul Labs ha concordato con 33 Stati degli Usa più Portorico di pagare 438,5 milioni di dollari (circa 440 milioni di euro) per chiudere l’indagine che la vedeva imputata di “aver commercializzato sigarette elettroniche a minorenni“. L’accordo segue quelli già avvenuti con gli Stati di Washington e North Carolina per un totale di circa 60 milioni di euro. Oltre al pagamento in denaro, l’azienda californiana si è impegnata a non indirizzare in futuro le proprie campagne marketing agli under 35, di non inserire i propri prodotti in film, programmi televisivi, cartellonistica stradale e social network. Il pagamento è stato dilazionato nel corso di dieci anni e sarà utilizzato dagli Stati per promuovere iniziative antifumo.
Attraverso questo accordo – ha commentato in una nota William Tong, procuratore generale del Connecticut, uno dei primi Stati a fare causa assieme ad Oregon e Texas – ci siamo assicurati centinaia di milioni di dollari per aiutare a ridurre l’uso di nicotina e abbiamo costretto Juul ad accettare una serie di severi termini ingiuntivi per porre fine al marketing giovanile e reprimere le vendite ai minorenni“. secondo l’accusa, Juul “proponeva confezioni facili da nascondere e gusti dolciastri dei liquidi fruttati al mango, limone, caramello e menta per nascondere il cattivo sapore della nicotina, aumentando così le possibilità di attrarre i minorenni“.
Anche i vertici di Juul sono intervenuti affidandosi a un comunicato stampa pubblicato sul sito aziendale: “Rimaniamo concentrati sul nostro futuro mentre adempiamo alla nostra missione di allontanare i fumatori adulti dalle sigarette, la causa numero uno di morte prevenibile, ma combattendone l’uso da parte dei minori“.
Risolta la questione legale più spinosa – e onerosa – ora Juul dovrà ancora affrontare altre nove cause pendenti in altri Stati, oltre a centinaia di singole azioni legali private presentate per conto di adolescenti che sostengono di essere “diventati dipendenti dalle sigarette elettroniche prodotte dall’azienda californiana“.
Intanto va avanti anche la querelle contro la Food and Drug Administration: lo scorso mese di giugno l’agenzia sanitaria ha respinto le domande di pre-commercializzazione dei prodotti di Juul Labs, affermando che la società non ha presentato prove sufficienti per dimostrare che i suoi prodotti fossero in linea con i principi di protezione della salute pubblica. Juul attende l’esito del ricorso in tribunale contro la decisione della Fda: se non verrà accolto, sarà costretta a ritrarsi dal mercato statunitense.

LEGGI ANCHE:

Usa, Juul Labs pronta a ricorrere in tribunale contro il rifiuto della Fda

Fda nega autorizzazione alla vendita, Juul è fuori dal mercato americano

Juul Labs pagherà 22,5 milioni di dollari allo Stato di Washington

Accordo Juul-North Carolina: l’azienda pagherà 40 milioni di dollari

Sigarette elettroniche: Juul scavalca Trump e sospende vendita pod alla menta

Stati Uniti, confessa di aver svapato Thc illegale ma fa causa a Juul

 

Articoli correlati