© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
Non si parla della revisione della Direttiva dei prodotti del tabacco, la Tpd 3, nel Programma di lavoro della Commissione europea per il 2023 appena reso pubblico dall’istituzione. Il documento, pubblicato ogni anno in questo periodo, fornisce l’elenco delle azioni più importanti che la Commissione intraprenderà nell’anno successivo, informandone i cittadini e le altre istituzioni. “Il programma di lavoro – spiega più in dettaglio il sito della Commissione – contiene nuove iniziative politiche e legislative nell’ambito di tutte e sei le priorità degli orientamenti politici della presidente von der Leyen e illustra più dettagliatamente in che modo saranno realizzate le iniziative delineate nel suo discorso annuale sullo stato dell’Unione europea”.
Bene, nella comunicazione inviata lo scorso 18 ottobre dalla Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato europeo economico e sociale e al Comitato delle regioni non si fa menzione della revisione della Tpd, nonostante la roadmap prevedesse per il 2023 la valutazione d’impatto e la proposta legislativa. Questo potrebbe fare sperare che l’istituzione sia orientata a rimandare la questione fra l’altro molto divisiva, fra le posizioni proibizioniste sui nuovi prodotti e in particolare sulle sigarette elettroniche più volte espresse dal commissario per la salute Stella Kyriakides, le aperture alla riduzione del danno messe nero su bianco dal Parlamento europeo con la sua Commissione speciale per la lotta contro il cancro (Beca) e gli interessi dei singoli Paesi rappresentati in Consiglio.
Trova invece spazio, al capitolo 3.5 (“Promuovere il nostro stile di vita europeo”), l’aggiornamento della Raccomandazione del Consiglio sugli ambienti senza fumo, sottoposto a una consultazione pubblica fra il giugno e il luglio scorsi. Nel suo Piano europeo contro il cancro, la Commissione europea suggeriva di ampliare la portata della raccomandazione, redatta nel 2009 allo scopo di proteggere i cittadini dall’esposizione al fumo passivo, in modo da estendere il suo campo d’azione ai prodotti emergenti e ad alcuni spazi all’aperto. Intendendo con “prodotti emergenti” sigarette elettroniche e riscaldatori di tabacco. Una restrizione che, in base alle evidenze scientifiche disponibili, non è motivata da un rischio reale ma potrebbe diventare realtà nel 2023.
LEGGI ANCHE:
L’Unione europea traccia la strada di riforma della sigaretta elettronica
Consultazione europea per vietare il vaping dove non si può fumare
Piano anticancro: Commissione chiede il divieto aromi nelle sigarette elettroniche
Europarlamento: la sigaretta elettronica è utile per smettere di fumare