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Usa – Studio: l’uso della sigaretta elettronica non spinge i giovani verso un futuro da fumatori
L’uso o meno della sigaretta elettronica non ha alcuna influenza su un eventuale futuro di fumatori dei giovani. Lo studio che smentisce anni di sensazionalismo sul cosiddetto effetto gateway delle e-cig per i giovani e che è alla base di molte leggi restrittive degli ultimi anni, specie quelle sui divieti di aromi, arriva dagli Stati Uniti. Paradossalmente la patria dell’allarmismo sul vaping giovanile. Tre gli autori: Ruoyan Sun della School of Public Health della University of Alabama, David Méndez e Kenneth E. Warner della University of Michigan. Il lavoro si intitola “Association of Electronic Cigarette Use by US Adolescents With Subsequent Persistent Cigarette Smoking” ed è basato sui dati relativi a 8671 adolescenti che non avevano mai fumato, provenienti da tre ondate (dal 2015 alla fine del 2019) del Population Assessment of Tobacco and Health Study (Path), l’indagine nazionale americana sull’uso del tabacco. I risultati attenuti dai ricercatori suggeriscono che pochi adolescenti probabilmente continueranno a fumare indipendentemente dalla sigaretta elettronica. L’utilizzo della meno dannosa e-cig, al contrario, potrebbe aver salvato molti giovani dal più pericoloso tabagismo: non si spiegherebbe altrimenti come mai tutte le rilevazioni indicano che negli Usa i tassi di fumo fra gli adolescenti sono costantemente diminuiti, proprio nel periodo in cui si diffondeva il vaping. La metodologia dello studio americano e un approfondimento dei risultati ottenuti nell’articolo di Sigmagazine.
Fumo e sigaretta elettronica nei giovani, nuovo studio fa chiarezza
Gran Bretagna – Le proposte dell’industria del vaping contro la vendita di e-cig ai minori
L’impegno dell’industria del vaping nel contrasto alla vendita di sigarette elettroniche ai minori è stato concretizzato da UKvia, l’associazione britannica, attraverso piano dettagliato presentato al Parlamento alla vigilia di Vapril, la tradizionale campagna di informazione sul vaping. Il documento si intitola “Accelerating the Prevention of Underage and Illicit Sales of Vapes in the UK” e come punto centrale prevede l’introduzione di un sistema di registrazione o di un programma di autorizzazione per rivenditori (sia su strada che online), grossisti e distributori, che li impegni a una rigorosa verifica dell’età dei clienti e a vendere solo prodotti notificati alla Mhra (l’agenzia regolatrice del farmaco inglese) e conformi con il regolamento Clp per la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio. Fra le proposte di Ukvia anche l’inasprimento delle sanzioni pecuniarie da 2500 sterline (il massimo applicabile oggi) a una cifra che può arrivare a 10 mila sterline per chi vende ai minori o vende prodotti illegali e la revoca della registrazione con il conseguente divieto di vendere prodotti del vaping. Altre ipotesi contenute nel documento degli industriali del vaping e le dichiarazioni dei dirigenti nell’approfondimento di Sigmagazine.
UK: l’industria dell’e-cig dichiara guerra a vendite ai minori e prodotti illegali
Germania – Il commissario per le dipendenze propone un burqa per le sigarette elettroniche
Regolamentare l’aspetto delle sigarette elettroniche e delle loro confezioni potrebbe aiutare a ridurne il consumo tra i giovani. È quanto ha dichiarato al quotidiano online europeo Politico il commissario governativo per le dipendenze Burkhard Blienert. Pur riconoscendo che le sigarette elettroniche possono aiutare a ridurre al minimo la nocività del tabacco, Blienert si dice preoccupato per i tassi di svapo tra i giovani. “È una moda diventata molto popolare“, ha detto nell’intervista, e questa crescente popolarità “dimostra che le misure normative per contrastarla sono diventate necessarie“. Per diminuire la loro popolarità fra i giovani, il commissario governativo suggerisce di regolamentare l’aspetto delle sigarette elettroniche “riducendo al minimo l’attrattiva attraverso il colore, la forma e il design” e rendere più anonimo e meno accattivante il loro imballaggio, come avviene in alcuni Paesi europei per i pacchetti delle sigarette tradizionali. Si tratta dei cosiddetti pacchetti neutri. Se è permessa l’ironia, sarebbe come mettere un burqa a prodotti e confezioni. La proposta di Blienert fa seguito a precedenti inviti a limitare la pubblicità delle sigarette elettroniche come avviene per altri prodotti del tabacco. In particolare, “le sigarette elettroniche non dovrebbero pubblicizzare richieste di riduzione del danno, soprattutto quando si tratta di proteggere i minori”, ha concluso Blienert. Nel 2022, il 2,5% delle persone di età compresa tra 14 e 17 anni ha utilizzato sigarette elettroniche, rispetto al 4% delle persone di età compresa tra 18 e 24 anni e all’1,6% di quelle di età superiore ai 25 anni, secondo quanto riportato dallo Studio tedesco sull’uso del tabacco.
Usa – Esperti consigliano la sigaretta elettronica per fumatori con disordini di salute mentale
La sigaretta elettronica può essere un utile strumento nella prospettiva della riduzione del danno per persone che soffrono di problemi di salute comportamentale, che comprendono sia i disordini di salute mentale che quelli legati all’uso di sostanze. Lo sostengono quattro studiosi di diversi dipartimenti della Ucla David Geffen School of Medicine di Los Angeles, coordinati da Jacqueline T. Vuong, in un intervento pubblicato sul Journal of General Internal Medicine. L’analisi, firmata direttamente dalla coordinatrice Vuong, si intitola “Electronic Cigarettes: an Overlooked Tool to Alleviate Disparities in Tobacco Use Disorder Among People with Mental Health and Substance Use Disorders” e fin dal titolo chiarisce la fascia di popolazione cui indirizzare l’attenzione. Si tratta di categorie in cui i tassi di fumatori sono ovunque più alti delle medie nazionali. E dunque “sebbene non siano una panacea, le sigarette elettroniche possono rappresentare un potente strumento di riduzione del danno”, sostengono i ricercatori statunitensi che basano le loro conclusioni su basi teoriche ed empiriche: dagli studi scientifici agli esperimenti pilota realizzati. Il vantaggio della sigaretta elettronica è che, a differenza delle altre terapie sostitutive, il suo rilascio di nicotina imita la farmacocinetica della nicotina delle sigarette di tabacco, senza però gli alti livelli di sostanze tossiche e cancerogene. L’approfondimento di Sigmagazine fornisce ulteriori dettagli sul lavoro dei ricercatori di Los Angeles.
Gli esperti: sigaretta elettronica nel protocollo per fumatori con disordini di salute mentale
Usa – Il Kansas innalza l’età minima per acquistare e-cig (e tabacco) da 18 a 21 anni
Il Senato del Kansas ha approvato la legge che innalza l’età minima per l’acquisto di prodotti del tabacco e anche sigarette elettroniche da 18 a 21 anni. Il disegno di legge ora andrà sul tavolo del governatore per la firma definitiva e la successiva entrata in vigore. Il disegno di legge renderebbe il Kansas conforme alla legge federale, rendendo illegale per un rivenditore vendere prodotti del tabacco, comprese sigarette elettroniche e sigarette, a chiunque abbia meno di 21 anni. Il rappresentante repubblicano Tom Kessler ha spiegato che lo Stato potrebbe perdere i fondi del governo federale se la legislazione non viene adottata. “Rischiamo di perdere circa 1,2 milioni di dollari di finanziamento se non ci conformiamo alla legge federale“, ha detto Kessler.
Belgio – Lettera aperta del Mohre al governo, rivedete la legge che vieta i sacchetti di nicotina
Il Medical Observatory on harm reduction (Mohre) ha inviato una lettera aperta ai ministri del governo belga per chiedere di ritirare la legge in cui si vietano i sacchetti di nicotina (nicotine pouches). “Riteniamo che questo sarà un passo indietro per i fumatori che cercano un’alternativa praticabile alle sigarette ma che potrebbero non essere in grado di smettere completamente di usare la nicotina – è scritto nella lettera che vede come primo firmatario Fabio Beatrice, direttore del board scientifico del Mohre – e questo renderà ora più difficile per il Belgio raggiungere il suo obiettivo senza fumo, che approviamo pienamente”. Nella lettera si illustrano con chiarezza le tipicità dei nicotine pouches e l’opportunità che essi offrono ai fumatori di allontanarsi dalla dipendenza delle molto più dannose sigarette a combustione. Il che è esattamente quel che avviene anche con le sigarette elettroniche.
Vietare i sacchetti di nicotina è passo indietro per chi cerca alternativa al fumo
Argentina – Dopo le sigarette elettroniche al bando anche i riscaldatori
L’Argentina è il Paese in cui le sigarette elettroniche e i liquidi di ricarica sono vietati dal 2016, anno in cui venne introdotto il veto totale che il parlamento aveva votato addirittura cinque anni prima, nel 2011. Ora è toccato ai riscaldatori di tabacco. Il provvedimento, approvato poco tempo fa, è ora in vigore dopo essere stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Viene così meno anche un altro strumento che può ridurre la dipendenza dalle più dannose sigarette tradizionali, mentre si apre un secondo mercato nero dopo quello dei prodotti del vaping. Il contrabbando ringrazia.
L’Argentina del proibizionismo: dopo le sigarette elettroniche vietati anche i riscaldatori