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Passo indietro del governo: la vendita di liquidi da inalazione sul web rimane consentita, purché effettuata da aziende autorizzate alla gestione di un deposito fiscale. In sostanza non cambia nulla se non rafforzare il concetto che è vietata “la vendita a distanza transfrontaliera o con approvvigionamento transfrontaliero, ai consumatori che acquistano nel territorio dello Stato“. Insomma, un giro di parole per lasciare tutto come è già adesso. La Commissione Finanze della Camera dei Deputati ha infatti approvato, con una lieve riformulazione, l’emendamento alla Delega Fiscale proposto dalla Lega che, di fatto, non cambia le regole del mercato del vaping.
Nonostante il governo avesse tentato di cambiare la norma in senso restrittivo – parificando di fatto i liquidi da inalazione ai tabacchi tradizionali – dopo colloqui anche in seno alla maggioranza si è ritenuto opportuno non intervenire all’interno di un dispositivo di carattere generale con un provvedimento volto a cambiare l’assetto normativo di settore commerciale particolare.
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