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“Come strumento per aiutare i fumatori a smettere, le sigarette elettroniche giocano un ruolo importante per raggiungere l’obiettivo di rendere Londra una città senza fumo entro il 2030”. Così Kevin Fenton, direttore regionale per la capitale inglese dell’Office for Health Improvement and Disparities (già Public Health England), commenta il nuovo position statement sul vaping da poco pubblicato dalla London Tobacco Alliance. Creata alla fine dello scorso anno, l’organizzazione è una partnership fra autorità locali, funzionari di salute pubblica, operatori ed esperti del settore sanitario, volontari, consulenti e politici, tutti con un unico scopo: tenere alta la tensione per raggiungere il traguardo di sconfiggere il fumo fra i londinesi entro il 2030.
E, come dimostrato dal documento sul vaping intitolato “The use of nicotine vapes as a smoking cessation aid for adults” la London Tobacco Alliance ritiene che la sigaretta elettronica sia un prezioso alleato. “Crediamo – si legge nel position statement – che le e-cigarette con nicotina possano avere un ruolo importante per ridurre i danni del tabacco, aiutare i fumatori a smettere, migliorare la salute pubblica e contribuire a ridurre le disparità sanitarie. Per questo, tutti i fumatori adulti devono avere accesso alle sigarette elettroniche con nicotina come strumento per smettere di fumare”. I punti fermi da cui scaturisce questa posizione sono le revisioni sistematiche di studi scientifici, che dimostrano come svapare sia notevolmente meno dannoso del fumo, e il fatto che le e-cig siano lo strumento per la cessazione più diffuso in Inghilterra e che la sua efficacia sia provata da studi clinici.
In concreto, la London Tobacco Alliance formula quattro raccomandazioni ai suoi partner. La prima riguarda le autorità locali e gli operatori sanitari, che sono chiamati a promuovere e offrire le sigarette elettroniche con nicotina come aiuto efficace per smettere di fumare, fornendo al contempo informazioni sui loro benefici. È poi la volta delle strutture del servizio sanitario nazionale che, si legge nel documento, “devono adottare a attuare politiche che rendano facile a staff, pazienti e visitatori dei siti ospedalieri scegliere di svapare invece di fumare”. Lo stesso, cioè di incoraggiare lo svapo rispetto al fumo, è richiesto ai datori di lavoro privati e pubblici, ad aziende, organizzazioni e istituti. È inoltre fondamentale, secondo l’Alliance, offrire informazioni e formazione agli operatori sanitari e a chi si occupa di smoking cessation, in modo che siano sempre aggiornati con le più recenti evidenze scientifiche.
Il lavoro della London Tobacco Alliance non si ferma a questo documento. Da alcuni mesi, infatti, il suo profilo Twitter rilancia articoli e interviste video approfondite a medici, scienziati, operatori sanitari che spiegano i vantaggi di passare dal fumo al vaping, andando ben oltre i confini della capitale inglese. “La nostra posizione è semplice, – conclude Tracy Parr, programme director della Alliance e di Stop Smoking London – se fumi, la sigaretta elettronica è uno strumento molto più sicuro ed è efficace per aiutarti a smettere. Se non fumi, non svapare”. Semplicissimo.