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Aziende: vietare le vendite online non tutela i consumatori

L'emendamento di Fdi, dicono in un comunicato, creerebbe inoltre mercato illegale, perdite per l'erario e di posti di lavoro.

In seguito alla notizia della presentazione in Senato dell’emendamento di sei senatori di Fratelli d’Italia che vieterebbe la vendita online dei prodotti per il vaping contenenti nicotina, riceviamo il seguente comunicato critico firmato da 15 aziende attive sul web:

Tra qualche ora verrà discusso in Parlamento un emendamento volto a vietare definitivamente la vendita online dei liquidi per sigaretta elettronica, un mercato che ad oggi conta oltre 1 milione di acquirenti e centinaia di posti di lavoro che ora rischiano di azzerarsi.
L’emendamento in questione è il 14.51 a firma di: Orsomarso, Cosenza, Castelli, Maffoni, Melchiorre e Tubetti, tutti esponenti di Fratelli d’Italia.
Un emendamento che fa seguito alle recenti richieste di Mario Antonelli, presidente della FIT (Federazione Italiana Tabaccai), che in un intervento pubblico al Senato aveva apertamente attaccato le vendite di e-liquid sul web, richiedendone l’assoluto divieto.Le motivazioni ufficiali vertono attorno ai concetti di:

  1. Contrasto del mercato illecito;
  2. Tutela dei consumatori;
  3. Tutela dei minori;
  4. Tutela delle entrate erariali.

Tuttavia esiste già una normativa specifica per la salvaguardia dei 4 punti precedenti che obbligano le aziende operanti online ad avere degli specifici requisiti, quali:

  • Istituire un apposito Deposito Fiscale autorizzato e monitorato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), con conseguenti controlli periodici dell’ente vigilante;
  • Vendere esclusivamente i prodotti iscritti nel Deposito Fiscale e comunicati ad ADM;
  • Pagare puntualmente le imposte erariali;
  • Effettuare la rigorosa verifica del documento di identità dell’acquirente che deve aver compiuto la maggiore età.

All’esito dell’attuale normativa non si capisce perché si voglia inibire la vendita on-line autorizzata dei prodotti da svapo.
I problemi che deriverebbero da un provvedimento simile, laddove andasse in porto, sono tanti:

  • Se i siti web autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli alla vendita di Prodotti Liquidi da Inalazione (PLI) non potessero più vendere, è possibile che gli utenti incrementino gli approvvigionamenti da portali transfrontalieri già esistenti e che operano in maniera non conforme alle leggi dello Stato Italiano, rimanendo l’unica opzione accessibile online;
  • I prodotti che vengono venduti da siti esteri non sono controllati e autorizzati da ADM come quelli venduti dalle aziende italiane, pertanto potrebbe aumentare notevolmente il consumo di liquidi e sigarette usa e getta privi di tassello fiscale, con valori di nicotina elevatissimi e pericolosi (nel nostro Paese i limiti sono fissati in maniera ferrea ad una percentuale massima di 20mg/ml);
  • La totale assenza di verifica della maggiore età tramite documento sui siti non autorizzati, permette inevitabilmente l’accesso ai prodotti da inalazione a qualsiasi utente, senza alcun tipo di tutela e controllo. Tale procedura è obbligatoria per tutti gli e-commerce italiani tanto che, senza fornire un documento attestante la maggiore età dell’utente, l’acquisto online viene inibito
  • Il mancato gettito fiscale implicherebbe: perdita di accise, IVA, imposta di consumo e tasse sul reddito pagate dalle aziende che operano online fornendo un servizio sicuro attraverso transazioni tracciabili, venendo incontro alle esigenze di più di un milione di consumatori italiani;
  • La vendita online è un canale pratico e moderno a tutti i livelli, soprattutto per i consumatori che faticano ad approvvigionarsi presso i negozi fisici, come ad esempio le persone con disabilità o che risiedono in zone non servite.
  • La maggior parte delle aziende che operano esclusivamente nel settore della vendita online rischiano di dover chiudere i battenti, lasciando a casa centinaia di lavoratori dipendenti con ripercussioni anche su tutta la filiera, dai trasporti ai servizi finanziari.

A conti fatti, una scellerata approvazione di questa mozione, porterebbe a:

  1. Aumentare il mercato illecito a causa della scomparsa dell’offerta autorizzata;
  2. Aumentare i rischi per i consumatori a causa dell’incremento dei prodotti non certificati;
  3. Minare la tutela per i minori a causa di un mercato illecito incontrollabile;
  4. Azzerare tutte le entrate erariali provenienti dal web, che diverrebbero esclusive per il mercato nero o non autorizzato.

Siamo certi che se venisse approvato questo emendamento non si avranno risultati diametralmente opposti alle motivazioni e alle finalità del provvedimento?

Centrosvapo.it
Kickkick.it
Kiwivapor.it
Puffstore.it
Suprem-e.com
Svapodream.it
Svapoebasta.com
Svapostore.net
Tabaccodigitale.it
Tnt-vape.com
Vapeinitaly.com
Vapeitalia.it
Vaporart.it
Vaporoso.it
Vapr.store”

 

 

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