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Giro di vite della Food and drugs authority (Fda) del Ghana su sigarette elettroniche e altri prodotti a rischio ridotto. In una nota stampa dello scorso 5 luglio, l’agenzia ha annunciato l’inasprimento delle norme che regolamentano questi prodotti, dichiarandosi preoccupata per “la vendita, la pubblicità e l’uso ricreativo da parte del pubblico dei sistemi elettronici di somministrazione della nicotina (ends) come le sigarette elettroniche e altri prodotti del tabacco senza nicotina”. L’Fda del paese africano specifica che tali prodotti possono essere registrati solo come medicinale soggetto a prescrizione per terapia della cessazione del fumo.
Pertanto l’agenzia dichiara di aver inviato un avviso a produttori, importatori, grossisti e rivenditori, intimando loro di rimuovere immediatamente tutte le pubblicità sui social media, cartelloni pubblicitari e insegne al neon e di astenersi dall’importazione dei prodotti. In caso contrario, continua la nota stampa, “ci saranno ripercussioni, comprese sanzioni”. Nelle stesse righe, l’agenzia cerca di mettere in guardia il pubblico dall’uso di questi prodotti, facendo un po’ di confusione. “La Fda ricorda al pubblico – si legge infatti – che i vaporizzatori contengono nicotina, che causa alta dipendenza e malattie che comprendono, ma non solo, il cancro, malattie cardiache e polmonari, infertilità, diabete e malattie delle gengive”. Insomma, l’agenzia ha attribuito alla nicotina gran parte dei danni alla salute causati dai prodotti della combustione delle sigarette tradizionali e che le e-cigarette riducono. Ma tant’è.