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Consumatori di sigarette elettroniche contro il governo sudafricano

Diciannove associazioni si rivolgono al Parlamento, criticando il disegno di legge che equipara fumo e svapo.

Diciannove associazioni dei consumatori di sigarette elettroniche invitano il governo sudafricano a rivedere il disegno di legge sul controllo dei prodotti del tabacco e dei sistemi elettronici (Tobacco Products and Electronic Delivery Systems Control Bill), che di fatto equipara prodotti a tabacco combusto e alternative senza combustione, come le sigarette elettroniche. Il testo prevede restrizioni sulla vendita e la produzione di prodotti a base di tabacco e nicotina, il divieto di pubblicizzare prodotti del vaping e a tabacco riscaldato, il divieto di usare in pubblico sigarette elettroniche e riscaldatori, conferendo inoltre al ministro della salute la facoltà di vietare gli aromi in questi prodotti.
Nel testo sottoposto ai presidenti della Commissione salute del Parlamento sudafricano i rappresentanti dei consumatori chiedono al legislatore di adottare la sigaretta elettronica e gli altri prodotti alternativi come strumenti per combattere il fumo. “Il fumo – si legge nel testo inviato al Parlamento di Città del Capo – è un problema mondiale e deve essere affrontato con urgenza e di comune accordo. Solo in Sudafrica, 42.181 persone muoiono ogni anno a causa del fumo di tabacco. Tuttavia, la proposta del governo sudafricano includono diverse disposizioni che fermeranno i progressi compiuti dal Sudafrica nella lotta contro l’epidemia di fumo e metteranno quindi in pericolo la vita di tutti coloro che sono riusciti a smettere di fumare grazie all’ampia disponibilità di prodotti alternativi con nicotina”.
Ancora una volta le associazioni dei consumatori insistono sulla necessità di adottare normative basate sul rischio, differenziando e separando fumo e vaping. “I prodotti contenenti nicotina dovrebbero essere regolamentati in base al loro profilo di rischio”, dichiara Michael Landl, direttore di World Vapers’ Alliance e fra i firmatari della lettera. “Abbiamo assistito a molti casi – continua – in cui i divieti totali sui prodotti alternativi hanno prodotto risultati opposti a quelli desiderati, determinando effetti dannosi per la salute pubblica. È ora che i nostri legislatori riconoscano che la sigaretta elettronica è uno strumento per combattere il fumo e non dovrebbe essere trattato allo stesso modo”.
Esprime preoccupazione anche Kurt Yeo, co-fondatore dell’associazione dei consumatori sudafricana Vaping Saved My Life. “Questo disegno di legge – spiega – conferisce al Ministro della salute l’autorità di operare qualsiasi intervento ritenga necessario per proteggere il pubblico. Avrà la facoltà di decidere chi può vendere prodotti da svapo, nonché dove e quando possono essere venduti. Considerando il divieto illegale di vendita di tabacco e vaporizzatori durante il lockdown nel 2020, un potere così significativo concesso a un singolo ministro appare eccessivo”.
Sul Tobacco Products and Electronic Delivery Systems Control Bill è attualmente aperta una consultazione pubblica che chiuderà il prossimo 4 agosto. Le associazioni dei consumatori di sigarette elettroniche che hanno firmato la lettera alla Commissione salute del Parlamento sono: Korean Vapers’ Alliance, Ohms do Vapor (Portogallo), Direta – Diretório de Informações para Redução dos Danos do Tabagismo (Brasile), Campaign for Safer Alternatives (Africa), THR Kenya, THR Sierra Leone, THR Congo, THR Malawi, Malaysian Vapers’ Alliance, Legalise Vaping Australia, Association of Vapers India , Turkish Vapers’ Alliance, Asovape Colombia , THR Brasil, Asovape Argentina, All Vape México, Asovape Chile, Asovape Perú e World Vapers’ Alliance.

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