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Sigaretta elettronica: Coehar corregge associazione americana contro il diabete

Il gruppo Diasmoke chiede la correzione delle linee guida errate e incoerenti con le ultime evidenze scientifiche.

Il gruppo di lavoro DiaSmoke del Coehar, il Centro di eccellenza per l’accelerazione della riduzione del danno dell’Università di Catania, ha scritto una lettera all’American Diabetes Association (Ada) esprimendo preoccupazione e chiedendo la correzione di una dichiarazione contenuta nelle sue linee guida riguardante l’uso delle sigarette elettroniche tra le persone con diabete. Il gruppo di lavoro è un’iniziativa collaborativa internazionale dedicata ad affrontare i metodi per smettere di fumare e le loro implicazioni per le persone che gestiscono il diabete. Composto da undici esperti diabetologi, il gruppo si concentra sulla promozione di pratiche e linee guida basate sull’evidenza nella cura del diabete.
Il tema del fumo tra i pazienti diabetici riveste una grande importanza per gli esperti del Coehar, anche perché si tratta di un tema piuttosto trascurato, mentre sarebbe invece utile rafforzare la fiducia nei programmi di educazione sul diabete in tutto il mondo per aiutare gli operatori sanitari a massimizzare le possibilità che i loro pazienti smettano di fumare. Ed è per questo che il gruppo Diasmoke ha scritto all’Ada che, nelle sue linee guida destinate ai pazienti diabetici scrive: “Alla luce delle recenti prove dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) di decessi legati all’uso di sigarette elettroniche, a nessun individuo dovrebbe essere consigliato l’uso delle sigarette elettroniche, né come modo per smettere di fumare tabacco né come droga ricreativa”.
Una affermazione che il working group DiaSmoke definisce errata e incoerente con le prove presentate dai Cdc e da molte altre fonti attendibili. Sottolineando la necessità di allineare le linee guida Ada e le prove attuali, il gruppo propone di correggere la frase “nessun individuo dovrebbe essere consigliato di usare le sigarette elettroniche, né come un modo per smettere di fumare tabacco o come droga ricreativa” con “attualmente non ci sono prove sufficienti per raccomandare l’uso delle sigarette elettroniche come sostituti delle sigarette di tabacco tra le persone con diabete che fumano, e sono necessarie ulteriori ricerche”. Una correzione che, pur non accogliendo lo strumento di riduzione del danno, lascerebbe almeno una possibilità.
La revisione di questa affermazione è fondamentale per riflettere accuratamente l’insieme delle prove esistenti riguardanti l’uso della sigaretta elettronica tra gli individui con e senza diabete”, commenta il professore Davide Campagna del Coehar. Anche perché, continuano gli esperti del gruppo, alle persone con diabete che fumano dovrebbe essere offerta consulenza per smettere di fumare e un trattamento per la dipendenza come componente di routine della cura del diabete. Tuttavia, gli interventi standard di cessazione nei fumatori con diabete hanno dimostrato di avere scarso successo e per questo motivo per i pazienti diabetici che hanno difficoltà a smettere, l’alternativa è ridurre gli effetti negativi passando a tecnologie senza combustione. Secondo il gruppo di lavoro DiaSmokeun approccio basato sull’evidenza è fondamentale per fornire raccomandazioni accurate alle persone che gestiscono il diabete e l’abitudine al fumo.

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