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Ancora in calo l’uso della sigaretta elettronica fra i minori negli Stati Uniti. I dati dell’indagine National Youth Tobacco Survey (Nyts) del 2023, presentati dalla Food and Drug Administration (Fda) e dai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), dimostrano infatti una diminuzione generale dell’uso dei prodotti del tabacco fra gli studenti di scuola superiore, passato dal 16,5% al 12,6% fra il 2022 e il 2023. Questo dato è dovuto principalmente proprio alla riduzione dell’uso della sigaretta elettronica che, in questa fascia di età, si è attestato al 10% dal 14,1% dell’anno precedente, il che equivale a 580 mila studenti che svapano in meno. In calo anche il consumo di prodotti a tabacco combusto che si attesta al minimo storico.
Anche mettendo insieme gli studenti di scuola superiore e di scuola media americani, il prodotto più utilizzato nel 2023 è stata l’e-cigarette (7,7%), seguita dalle sigarette a tabacco combusto (1,6%), dai sigari (1,6%), dai sacchetti di nicotina (1,5%), dal tabacco senza fumo (1,2%), altri prodotti orali a base di nicotina (1,2%), narghilè (1,1%), prodotti a base di tabacco riscaldato (1,0%) e tabacco da pipa (0,5%). I dispositivi più diffusi sono quelli monouso e l’84% consuma prodotti con aromi diversi dal tabacco, soprattutto ai gusti di frutta, caramelle, menta e mentolo.
Questa diminuzione del vaping fra i minori, insieme alla quasi scomparsa del fumo tradizionale, rappresenta sicuramente una buona notizia. “È incoraggiante vedere questo importante calo nell’uso delle sigarette elettroniche tra gli studenti delle scuole superiori nell’ultimo anno, è una vittoria per la salute pubblica”, ha affermato infatti Brian King, direttore del Centro per i prodotti del tabacco della Fda, che poi ha aggiunto: “Ma non possiamo riposare sugli allori. C’è ancora molto lavoro da fare per sfruttare questi progressi”.
Soddisfatte anche le associazioni dei consumatori, che sperano che si possa adottare un approccio equilibrato al dibattito sulla sigaretta elettronica. “I dati del Nyts – ha commentato Michael Landl, direttore di World Vapers’ Alliance – dimostrano che il panico esagerato riguardo allo svapo tra adolescenti deve finire. Dobbiamo continuare i nostri sforzi per scoraggiare i giovani dal vaping, ma è fondamentale garantire che le nostre strategie non privino i fumatori adulti di un’alternativa potenzialmente salvavita. L’appello ora è che i politici sviluppino strategie basate sulla ricerca e sui fatti. Invece di soccombere al panico morale, è necessario affrontare la duplice sfida: tenere i prodotti del vaping fuori dalla portata dei giovani e allo stesso tempo garantire che gli adulti abbiano accesso ad alternative con nicotina più sicure”.
Anche il professore Riccardo Polosa, che in passato si è occupato del tema dell’uso della sigaretta elettronica fra i minori americani, esprime il suo ottimismo in seguito ai risultati dell’indagine. “Prevedo la completa scomparsa del fumo di tabacco negli Stati Uniti entro una decina di anni”, ha dichiarato il fondatore del Centro di eccellenza per la riduzione del danno da fumo (Coehar) dell’Università di Catania.
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