Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 10 al 16 dicembre

Il Parlamento europeo riconosce l'utilità della sigaretta elettronica, ma un nuovo attacco arriva dall'Oms. In Messico il divieto di vendita di e-cig giudicato incostituzionale, mentre i laburisti britannici accarezzano il modello australiano con prescrizione medica.

Gran BretagnaPaper Gsthr, l’e-cig gratuita può salvare i senza tetto dalla schiavitù del fumo
Senzatetto e vaping, una strana alleanza contro il fumo. È quanto sostiene il nuovo documento pubblicato dal Global State of Tobacco Harm Reduction che si occupa della salute di una delle fasce più deboli della popolazione. Il paper si intitola “Tobacco harm reduction and people experiencing homelessness – a UK perspective” e, sebbene come rivela il titolo focalizzi la sua attenzione sul Regno Unito, le indicazioni che offre hanno valenza globale. Una prima parte analizza a fondo l’universo dei senzatetto inglesi, rivelandone comportamenti e abitudini nei confronti del fumo, appesantiti dalle particolari condizioni sociali e ambientali e svelandone le conseguenze drammatiche sulla salute. Emerge tuttavia che, secondo un sondaggio di qualche anno fa, la metà di loro vorrebbe smettere di fumare e due terzi sarebbero disposti a passare alla sigaretta elettronica se fosse fornita gratuitamente. Il documento cita esperimenti pilota realizzati in Gran Bretagna durante il covid, li valuta positivamente e ne auspica una più ampia implementazione.

Sigaretta elettronica ai senzatetto, un aiuto per i cittadini più fragili

SpagnaLe Isole Canarie aumenteranno la tassa su sigarette elettroniche e liquidi dal 2024
La comunità delle Isole Canarie intende rivedere nel prossimo anno la legislazione fiscale sui prodotti del tabacco con misure che coinvolgeranno i prodotti del vaping. A partire dal 2024 infatti, secondo quanto riporta il sito di informazione 2First, le sigarette elettroniche e gli e-liquid saranno soggetti a un’imposta di 0,10 euro al millilitro. Tali misure verranno incorporate nella proposta di bilancio 2024. L’attuazione di questa tassa farà delle Isole Canarie la prima comunità autonoma spagnola a imporre un’imposta specifica sui prodotti del tabacco. La tassa riguarderà i dispositivi e i liquidi per sigarette elettroniche, indipendentemente dal contenuto di nicotina. Un rapporto del Ministero della salute spagnolo stima da questa tassa un aumento delle entrate pubbliche nazionali dai 7 milioni di euro attuali a 48 milioni di euro. Sono previsti aumenti anche delle imposte per prodotti del tabacco come ad esempio sigari e cigarillos.

Ue Dal Parlamento europeo nuovo riconoscimento per l’e-cig: può aiutare a smettere di fumare
Il Parlamento europeo ha ribadito in una mozione preparata dalla Sottocommissione salute pubblica (Sant) sulle malattie non trasmissibili che le sigarette elettroniche sono uno strumento in grado di far smettere di fumare. Nel testo approvato in assemblea plenaria, si dice esplicitamente che il Parlamento europeo “considera che le sigarette elettroniche possono permettere ad alcuni fumatori di smettere progressivamente di fumare; considera allo stesso tempo che le sigarette elettroniche non debbano essere attrattive per i minori e i non fumatori”. Si tratta di un riconoscimento della valenza dell’e-cig come strumento di riduzione del danno da fumo in grado di prevenire o arginare patologie come le malattie cardiovascolari, il cancro, il diabete e le patologie respiratorie croniche che da sole sono responsabili del 68% di tutte le morti premature in Europa. Il valore di questa dichiarazione e il contesto del dibattito sul vaping e sulle politiche di riduzione del danno in seno alle diverse istituzioni politiche dell’Unione europea nell’approfondimento di Sigmagazine.

Europarlamento ribadisce: sigaretta elettronica può aiutare a smettere di fumare

SvizzeraL’Oms torna a tuonare contro il vaping: appello per il bando degli aromi e l’aumento delle tasse sui prodotti
Arriva dall’Organizzazione mondiale della sanità una nuova offensiva contro le sigarette elettroniche. L’organizzazione Onu, che ha la sua sede centrale a Ginevra, ha lanciato un appello allarmistico nel quale si invita a intraprendere “azioni urgenti e risolute per impedire l’uso delle delle sigarette elettroniche, che sono dannose per la salute, per proteggere i minori, così come i non fumatori e ridurre al minimo i danni alla salute della popolazione”. L’Oms invita i governi a implementare politiche in linea con questo messaggio, a rafforzare i divieti di vendita delle sigarette elettroniche in quei Paesi dove il bando è già legge e a introdurre leggi restrittive in tutti gli altri, per contrastare l’attrattività del vaping. Ad esempio, vietando tutti gli aromi nei liquidi per e-cig, limitando la concentrazione e la qualità della nicotina e innalzando le tasse sui prodotti. La posizione dell’Oms sul vaping non è certo una novità, e tuttavia sorprende il tono poco istituzionale e allarmistico dell’appello, al quale hanno risposto a stretto giro le principali organizzazioni di difesa dei consumatori. Nell’articolo di Sigmagazine tutte le notizie sulla vicenda.

Attacco frontale dell’Oms alla sigaretta elettronica: vietare gli aromi

 

MessicoLa Corte suprema dichiara incostituzionale il divieto di vendita delle sigarette elettroniche
La Corte suprema di giustizia del Messico ha dichiarato incostituzionale il divieto di vendita delle sigarette elettroniche inserito nel decreto presidenziale. L’Alta Corte ha accolto così il ricorso di un’azienda che si sentiva lesa nei suoi diritti. Si tratta di una sentenza che non ha valore generale, ma si limita ad avere effetto sul caso specifico. Quella intentata dall’azienda in questione è infatti la cosiddetta a causa “amparo”, un tipo di azione legale esistente in Messico attraverso la quale un imprenditore può chiedere protezione legale o il permesso di non rispettare norme che violano i suoi diritti. Ma la decisione potrebbe innescare un’azione di più ampia portata, anche perché nella motivazione che la sostanzia si fa esplicito riferimento al fatto che il divieto violi la libertà di commercio. “Sebbene la sentenza non stabilisca la giurisprudenza speriamo che il governo o la magistratura annullino presto il divieto, ha commentato Alberto Gómez Hernández, responsabile politico di World Vapers’ Alliance, la rete internazionale di associazioni dei consumatori del vaping, il divieto è fallito, ha aggravato il problema di salute pubblica legato al fumo in Messico e ha creato un enorme mercato nero controllato dalle mafie”.

Messico, Corte suprema: vietare le sigarette elettroniche è incostituzionale

 

Gran BretagnaI laburisti (che potrebbero governare dopo il prossimo voto) pensano al modello australiano per il vaping
Il modello australiano nel mirino dei laburisti inglesi. Il partito, attualmente all’opposizione ma cui i sondaggi assicurano grandi chance di vincere le prossime elezioni, starebbe pensando a una legge che preveda la possibilità di acquistare e utilizzare la sigaretta elettronica solo a seguito di prescrizione medica. Esattamente come avviene in Australia, Paese che al contrario del Regno Unito, non appare davvero uno dei fautori delle politiche di riduzione del danno da fumo. Ma secondo Wes Streeting, il “ministro ombra alla salute” del partito laburista, tale provvedimento sarebbe uno dei primi in caso di vittoria elettorale. Quello che prospetta Streeting nel corso di un’intervista rilasciata al Telegraph sarebbe un vero e proprio cambio di rotta nelle politiche sanitarie inglesi in tema di harm reduction e sistemi alternativi, nel passaggio in cui parla di vaping come “porta di accesso al fumo” e in quello in cui attacca l’industria definendola “irresponsabile perché si è spacciata come un servizio altruistico per smettere di fumare, creando allo stesso tempo dipendenza da nicotina per una nuova generazione di bambini”.

Uk, sigarette elettroniche solo con prescrizione? I laburisti ci stanno pensando

 

BulgariaDal 1° gennaio 2024 al bando i prodotti del tabacco riscaldato aromatizzati
La Bulgaria vieterà i prodotti con aromi diversi dal tabacco a partire dal 1° gennaio 2024. Lo riferisce l’agenzia di stampa Novinite, sottolineando come la modifica in tal senso alla legge sul tabacco e sui prodotti del tabacco recentemente ratificate dal parlamento sia una conseguenza di una direttiva della Commissione europea. L’emendamento richiederà inoltre che tutti gli imballaggi dei prodotti del tabacco riscaldato rechino un’avvertenza che evidenzi i rischi associati all’uso. Il Ministero dell’economia e dell’industria avrà ora il compito di vietare i prodotti del tabacco contenenti additivi che aumentano significativamente la tossicità, con proprietà di dipendenza o che comportano rischi di cancro, mutazioni o tossicità riproduttiva. L’entrata in vigore delle modifiche è in attesa della pubblicazione ufficiale sulla Gazzetta dello Stato.

Articoli correlati