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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 17 al 23 marzo

Fa rumore la legge antivaping in discussione nel Regno Unito, sino a poco tempo fa vero paladino delle politiche antiproibizioniste e a sostegno degli strumenti di riduzione del danno da fumo.

Gran BretagnaArrivata in parlamento la controversa nuova legge su tabacco e sigarette elettroniche
Occhi puntati sul parlamento inglese, dove in settimana è stato presentato in prima lettura alla Camera dei comuni il controverso Tobacco and Vapes Bill annunciato dal primo ministro britannico Rishi Sunak. Si tratta dell’ormai famosa la proposta di legge che vieta la vendita di prodotti del tabacco, prodotti da fumo a base di erbe e di cartine per sigarette a chiunque sia nato dal 1° gennaio 2009 in poi. Misura che farebbe del Regno Unito il primo paese ad introdurre il divieto di fumo generazionale. La legge introduce inoltre anche delle norme sulle sigarette elettroniche, anche se alcune sono in verità già in vigore (la vendita ai minori), altre restano ancora piuttosto vaghe, lasciando il campo a future e ipotetiche azioni restrittive su vari fronti, dal packaging alle modalità di esposizione dei prodotti del vaping, fino alla più controversia questione fra tutte: quella degli aromi. Una sincera analisi del progetto è nell’articolo di Sigmagazine a cui si rimanda. Vale il giudizio finale della rivista su quanto finora visto: “La sensazione è che Sunak, in cerca di popolarità alla vigilia delle lezioni, abbia voluto portare in fretta e furia in parlamento una legge con un provvedimento bandiera, il divieto di fumo generazionale. E, allo stesso tempo, abbia voluto dare la sensazione di fare qualcosa per rispondere all’allarme su vaping e minori, senza però sapere bene cosa fare”.

Parlamento inglese affronta la nuova legge su tabacco e sigarette elettroniche

 

Nuova ZelandaIl governo ribadisce il ruolo chiave del vaping nella diminuzione del tasso dei fumatori
Sono tempi difficili per la sigaretta elettronica e per i sostenitori delle politiche di riduzione del danno, quindi ha tanto più valore di incoraggiamento una notizia che giunge dalla Nuova Zelanda, dove il governo ha invece ribadito il ruolo chiave giocato dal vaping nella riduzione dei fumatori registrata negli ultimi anni. Lo ha fatto attraverso una dichiarazione di Casey Costello, che è a un tempo Ministro per le dogane, Ministro per gli anziani e Ministro aggiunto per la salute del nuovo governo guidato da Christopher Luxon ed entrato in carica lo scorso novembre. “Negli ultimi tre anni, 229 mila persone hanno smesso di fumare e la sigaretta elettronica ha giocato un ruolo chiave”, ha detto il ministro, fugando con le sue parole i timori legati a una possibile inversione di rotta rispetto al passato da parte del nuovo governo di coalizione guidato dal centrodestra. “Negli ultimi anni la Nuova Zelanda ha assistito ad una delle maggiori diminuzioni dei tassi di fumo in tutto il mondo”, ha invece aggiunto Costello, “e vogliamo continuare sugli strumenti pratici e sugli approcci che hanno funzionato fino ad oggi”.

Il nuovo governo neozelandese punta sulla sigaretta elettronica

 

SloveniaDal parlamento un passo in avanti verso il divieto degli aromi per sigarette elettroniche
Si avvicina la data di introduzione del divieto per gli aromi delle sigarette elettroniche. La Commissione salute del parlamento sloveno ha infatti approvato le proposte che erano state presentate lo scorso novembre dal governo sui prodotti legati al tabacco, tra cui il bando a tutte le aromatizzazioni diverse dal tabacco nei liquidi per e-cig. A questo si aggiunge anche il divieto per il mentolo, contenuto in un emendamento sebbene non fosse presente nella proposta del governo. Molto critiche le reazioni delle associazioni dei consumatori locali e internazionali. Dalla Slovenian Vapers Association alla World Vapers’ Alliance è stata espressa la preoccupazione che le nuove norme rischiano di peggiorare la salute di quei fumatori che proprio attrafverso l’utilizzo degli aromi, aveva avviato con successo il processo di disassuefazione dal fumo. Tanto più che in Slovenia i tassi di fumo sono tuttora fermi a una quota superiore al 20%. Su Sigmagazine il dettaglio delle reazioni dei rappresentanti delle associazioni pro-vaping.

Slovenia, sì del parlamento a divieto aromi per sigaretta elettronica

 

BelgioArrivato l’ok dell’Ue, dal 2026 saranno vietate le sigarette elettroniche monouso
Anche il Belgio si appresta a vietare la vendita delle sigarette elettroniche monouso. Il governo ha infatti avuto il via libera dalla Commissione europea e si appresa a concludere un percorso avviato con la cosiddetta strategia interfederale 2022-2028 per una generazione senza tabacco annunciata alla fine del 2022. Tra le misure contenute c’è anche il divieto delle sigarette elettroniche usa e getta a partire dal 1° gennaio 2026. Per attuare questa e le altre disposizioni previste, il Belgio doveva conformarsi alla direttiva sui prodotti del tabacco (Tpd) e attendeva per questo il via libera della Commissione europea. Come specifica una nota governativa, in un primo momento saranno vietate soltanto le sigarette monouso contenenti nicotina, dato che solo l’immissione sul mercato di sigarette elettroniche usa e getta contenenti nicotina rientra nell’ambito di applicazione della direttiva 2014/40/UE.

Anche il Belgio dice basta alle sigarette elettroniche usa e getta

 

Austria/Gran BretagnaStudio: dibattito sull’effetto del fumo tradizionale e del vapore dell’e-cig su cellule umane
Uno studio intitolato “Cigarette smoking and e-cigarette use induce shared Dna methylation changes linked to carcinogenesis” e condotto soprattutto da ricercatori austriaci e britannici ha riscontrato cambiamenti epigenetici nelle cellule epiteliali della bocca dei fumatori e alterazioni “simili” in quella degli svapatori. La ricerca, finanziata dal programma Horizon 2020 dell’Unione Europea e pubblicata sulla rivista Cancer Research, ha suscitato preoccupazioni riguardo all’uso delle sigarette elettroniche. I ricercatori incaricati, principalmente dell’Università di Innsbruck e dello University College London, guidati da Chiara Herzog che firma come prima autrice, hanno analizzato gli effetti epigenetici del tabacco e delle sigarette elettroniche sulla metilazione del Dna (appunto una modifica epigenetica) in oltre 3500 campioni, con lo scopo di indagare l’impatto sulle cellule direttamente esposte al tabacco (ad esempio in bocca) e su quelle che non sono direttamente esposte. Il tema, come evidente, è molto complesso e di non facile divulgazione data la specificità dell’indagine e Sigmagazine prova a spiegare di cosa si tratta, cosa si intende per cambiamento epigenetico e quale sia il l’effettivo riflesso per chi usa le sigarette elettroniche ,evitando il sensazionalismo poco scientifico dei media generalisti e affidandosi alle valutazioni dell’autorevole istituzione britannica Cancer Research UK.

Cancro e sigarette elettroniche, nuovo studio divide la comunità scientifica

 

GermaniaLa normativa sugli imballaggi rischia di decimare il mercato dello shisha
Tempi duri per l’industria dello shisha, fino a poco tempo fa fiorente in Germania grazie anche a una diffusa comunità immigrata di origine turca e araba. Quest’anno, invece, un’ondata di fallimenti rischia di mettere in ginocchio il settore (che nelle fiere tedesche spesso si accompagna a quello del vaping). “Se il governo federale non cambia rotta e non ribalta l’insensata normativa sugli imballaggi, probabilmente uno shisha bar su tre dovrà chiudere i battenti entro la fine di quest’anno”, ha affermato l’amministratore delegato dell’Associazione federale dei tabacchi per pipa ad acqua Folke Rega. Il regolamento introdotto a metà del 2022 stabilisce che il tabacco per narghilè può essere venduto solo in confezioni singole e non più in grandi contenitori. Secondo le stime dell’associazione il prezzo è quasi raddoppiato.

 

CanadaMinistro della Sanità promette un giro di vite contro lo snus
Il ministro della Sanità canadese Mark Holland promette di prendere provvedimenti contro la vendita delle bustine di nicotina e lancia – con toni piuttosto accesi – un avvertimento alle aziende produttrici di tabacco che, a suo avviso, stanno pubblicizzando questi prodotti anche con l’occhio al mercato dei minorenni. “Direi alle aziende produttrici di tabacco che continuano a cercare modi per sfruttare scappatoie per creare dipendenza dei consumatori verso i loro prodotti, di allontanarsi, di stare lontani dai nostri figli”, ha detto Holland durante una conferenza stampa. Il ministro sta studiando misure per proibire esplicitamente un prodotto specifico e per introdurre limitazioni al marketing dello snus.

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