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“Negli ultimi tre anni, 229 mila persone hanno smesso di fumare e la sigaretta elettronica ha giocato un ruolo chiave”. Ad affermarlo dal sito ufficiale del governo della Nuova Zelanda è Casey Costello, nel triplice ruolo di Ministro per le dogane, Ministro per gli anziani e Ministro aggiunto per la salute del nuovo governo guidato da Christopher Luxon ed entrato in carica lo scorso novembre. Le parole di Costello rassicurano quindi chi temeva che il nuovo esecutivo di coalizione a trazione di centrodestra avrebbe potuto rivedere le posizioni favorevoli al vaping assunte dalla laburista Jacinda Ardern.
In realtà un indizio che non sarebbe stato così era già venuto dalla decima Conferenza delle parti della Convenzione quadro per il controllo del tabacco dell’Oms, che si è svolta lo scorso febbraio a Panama. In quella sede la delegazione della Nuova Zelanda aveva rivendicato i risultati ottenuti in termini di riduzione del fumo grazie anche a misure di riduzione del danno e alla disponibilità per i fumatori di una varietà di prodotti sostitutivi a base di nicotina. Costello ribadisce questo concetto, dichiarando che “negli ultimi anni la Nuova Zelanda ha assistito ad una delle maggiori diminuzioni dei tassi di fumo in tutto il mondo e vogliamo continuare sugli strumenti pratici e sugli approcci che hanno funzionato fino ad oggi”. La ministra aggiunge subito dopo che presto presenterà al governo un pacchetto di misure per aumentare gli strumenti disponibili per aiutare le persone a smettere di fumare, rafforzando allo stesso tempo le norme per impedire ai minori l’accesso al vaping.
Sottolineando il ruolo avuto dalla sigaretta elettronica in questo campo, Costello riporta di dati del New Zealand Health Survey relativi al dicembre 2023: i fumatori quotidiani sono ridotti al 6,8%, in calo rispetto all’8,6% dell’anno precedente e al 16,4% del 2011/12, mentre i tassi di cessazione fra i giovani, afferma, sono ancora più impressionanti. Un terzo dei fumatori che ha smesso è composto da Maori, la fascia sociale che registra tassi di tabagismo più alti. “Se queste tendenze continueranno – commenta la ministra – entro il 2025 la Nuova Zelanda raggiungerà l’obiettivo di diventare senza fumo, cioè di contenere i fumatori quotidiani a del 5% della popolazione”.
Come questo sarà possibile è molto chiaro dalle conclusioni di Costello. “Vogliamo un approccio che sia pratico e aiuti i fumatori a smettere – afferma – piuttosto che uno basato sull’ideologia”. E in questo approccio la sigaretta elettronica continuerà ad avere un ruolo importante.
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