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L’Agenzia delle dogane e monopoli avvia il processo che porterà inesorabilmente anche gli aromi concentrati e i liquidi scomposti sotto il controllo statale. Seppure si è in attesa della determinazione direttoriale che sancirà l’importo della imposta di consumo (corrispondente a quella dei liquidi pronti senza nicotina) e provvederà ad assegnare un tempo per smaltire le scorte (la norma attuale concede tre mesi alle aziende di produzione e distribuzione e sei mesi alle rivendite ordinarie a decorrere dal Primo maggio oppure, se successiva, dalla data di pubblicazione del direttoriale di Adm), è il ministero della Salute a intervenire per assegnare i primi adempimenti.
Così come per i liquidi pronti all’uso e le sigarette elettroniche usa e getta, anche gli aromi dovranno riportare in etichetta le avvertenze di sicurezza, con indicazione del numero di telefono dell’istituto superiore di sanità. Questa la frase che dovrà obbligatoriamente comparire nelle confezioni: “Il prodotto può contenere sostanze pericolose per la salute. Per info chiama il numero verde 800554088 dell’Istituto Superiore di Sanità”.
La Direzione generale Prevenzione del Ministero della Salute ha infatti specificato che “relativamente ai prodotti da inalazione senza combustione privi di nicotina, non direttamente vaporizzabili, destinati ad essere utilizzati come componenti delle miscele liquide idonee alla vaporizzazione, (c.d. aromi) si chiede di applicare la medesima avvertenza già prevista per i prodotti liquidi da inalazione non contenenti nicotina“.
L’agenzia delle dogane e monopoli ha poi precisato che la richiesta dei codici Pli per poter vendere gli aromi potrà essere fatta tramite procedura informatizzata soltanto dopo la pubblicazione del direttoriale attuativo della norma.
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