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“Incontrerò i rappresentanti dell’industria del vaping, insieme ai professionisti sanitari e i rappresentanti dei singoli Stati per trovare una soluzione accettabile al dilemma delle sigarette elettroniche”. Lo ha twittato pochi minuti fa il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump e, anche se non ha spiegato chi sono i rappresentanti dell’industria coinvolti nell’incontro, questa potrebbe essere una buona notizia per gli operatori e i consumatori del mondo del vaping.
La speranza è che il forte attivismo dei giorni scorsi, le indagini che riportano i decessi e i ricoveri per malattie polmonari all’uso di sostanze illegali adulterate e la grande manifestazione di sabato a Washington abbiano spinto il presidente alla cautela. Insieme, naturalmente, alla questione elettorale. È da quando Trump, lo scorso settembre, annunciò l’intenzione di vietare tutti i gusti diversi dal tabacco nei liquidi con nicotina, che think tank e consiglieri spiegano, numeri alla mano, che tale misura potrebbe costargli la rielezione nel 2020.
Una cosa è certa: l’emanazione del divieto continua a essere rimandata. Era attesa entro ottobre, poi la settimana scorsa, ora entro quella in corso. Forse questo posticipare significa che si stanno prendendo in considerazione la questione sotto diversi aspetti. O almeno questo si potrebbe sperare dall’ultima frase del messaggio di Trump. “La salute e la sicurezza dei minori insieme alla tutela dei posti di lavoro saranno un punto centrale dell’incontro”.