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Batti il fumo con la sigaretta elettronica: la campagna mondiale dei consumatori

Parte oggi la mobilitazione di World Vapers' Alliance: il Cop9 e le discussioni sulla Tpd fanno del 2021 un anno cruciale per il vaping.

“Back Vaping. Beat Smoking”, sostieni lo svapo e sconfiggi il fumo. È questo il motto della campagna lanciata oggi a livello mondiale da World Vapers’ Alliance (Wva), la rete internazionale che riunisce 23 associazioni di consumatori. Obiettivo della mobilitazione è “plasmare le politiche sanitarie internazionali per salvare 200 milioni di vite in tutto il mondo”. Questo è, secondo il direttore Michael Landl, il numero di fumatori che potrebbero beneficiare se in tutto il mondo fossero introdotte le giuste politiche sulla sigaretta elettronica. “La ricerca e le esperienze del mondo reale – spiega – dimostrano che delle politiche favorevoli al vaping possono aiutare milioni di persone a smettere di fumare. Eppure la sigaretta elettronica è in pericolo, perché i legislatori subiscono la pressione delle organizzazioni anti vaping. La nostra campagna farà sì che la scienza e le voci dei consumatori vengano ascoltate”.

Michael Landl

Il 2021, secondo gli organizzatori, è un anno cruciale. Il prossimo novembre, in Olanda, si terrà il Cop9, la nona Conferenza delle parti della Convenzione quadro per il controllo del tabacco dell’Organizzazione mondiale di sanità. Nel frattempo a Bruxelles si discute della revisione della Direttiva europea sui prodotti del tabacco. Due avvenimenti che, sostiene Wva, fungeranno da punto di riferimento per le politiche sulla sigaretta elettronica a livello globale. “C’è il rischio – continua Landl – che al Cop9 e a livello dell’Unione europea si introducano leggi che tratterebbero lo svapo esattamente come il fumo. Sarebbe un disastro per i consumatori, per i fumatori e per la salute pubblica. Milioni di vaper potrebbero essere costretti a tornare a fumare per l’aumento delle tasse, i divieti sugli aromi e altre restrizioni all’accessibilità della e-cigarette”.
La campagna “Back Vaping. Beat Smoking” combinerà l’attivismo in carne e ossa a quello digitale, per ovviare alle limitazioni imposte dalle misure anti covid in vigore in molti Paesi. Wva mobiliterà la comunità dei vaper per fare pressioni sui rappresentanti politici, lanciando un “centro digitale” per coordinare l’attività. Si cercherà anche, ove possibile, di organizzare delle manifestazioni nelle città europee e in giro per il mondo, per far arrivare la voce degli svapatori ai governi prima del Cop9 e dell’adozione della nuova Tpd. “Se ignorano il fatto che la sigaretta elettronica è del 95% meno dannosa del fumo e ha già aiutato milioni di persone a smettere di fumare – conclude Landl – perderanno un’occasione d’oro per salvare vite. È fondamentale che le voci dei vaper vengano ascoltate”.

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