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Sigarette elettroniche, con aromi dolci più probabilità di smettere di fumare

La conferma in uno studio osservazionale della University of Illinois di Chicago, negli Usa, condotto esclusivamente su utilizzatori duali.

Gli utilizzatori duali di sigarette tradizionali e sigarette elettroniche che preferiscono liquidi al gusto dolce rispetto a quelli al tabacco o al mentolo hanno maggiori probabilità di smettere di fumare nell’arco di un anno. È questa la conclusione di uno studio condotto sui cosiddetti “dual users” e pubblicato nell’ultima edizione della rivista Addictive Behaviors, intitolato “Preferred flavors and tobacco use patterns in adult dual users of cigarettes and Ends”. A condurlo è stato un team di ricerca composto da Eva C. Rest, Kristin N. Brikmanis e Robin J. Mermelstein della University of Illinois di Chicago negli Stati Uniti.
Si tratta di uno studio osservazionale condotto su 406 utilizzatori duali adulti. Lo scopo era non solo quello di capire la preferenza degli aromi nei liquidi per e-cig variasse in base a fattori demografici (l’età degli utilizzatori), il loro passato di fumatori, le loro motivazioni e aspettative sulle sigarette elettroniche. Ma anche di valutare se queste preferenze erano associati con cambiamenti nell’uso delle sigarette tradizionali e di quelle elettroniche nel corso di dodici mesi. Gli oltre 400 partecipanti allo studio sono stati suddivisi in quattro categorie: il 12,6% preferiva gli aromi al tabacco, il 34,7% al mentolo o menta, il 44,8% i gusti dolci e il 7,9% altri sapori.
I risultati indicano che gli utilizzatori di liquidi dolci erano tendenzialmente più giovani di chi sceglieva tabacco o mentolo. Quest’ultimo era significativamente più diffuso fra i partecipanti neri, che erano anche i meno propensi a scegliere gusti dolci. D’altronde anche il consumo di sigarette al mentolo negli Usa è particolarmente diffuso nelle comunità afroamericane. E, come rileva lo studio “gli utilizzatori duali che preferivano i gusti dolci fumavano meno sigarette tradizionali al giorno rispetto a coloro che preferivano tabacco e mentolo, erano meno dipendenti dal fumo, avevano maggiori motivazioni collegate all’esperienza sensoriale e del gusto”. E, soprattutto, “avevano maggiori possibilità di smettere di fumare entro un anno”.
Insomma, ancora una volta uno studio rileva l’importanza degli aromi diversi dal tabacco per la cessazione, che spesso richiede un periodo più o meno lungo di utilizzo duale prima della transizione completa dal al vaping. Un fattore che va contro le tendenze in atto in molti Stati di consentire soltanto i liquidi per sigarette elettroniche al gusto di tabacco o mente. “Gli utilizzatori duali che preferivano liquidi al gusto dolce differivano per dati demografici, per il loro trascorso di fumatori, motivazioni, aspettative e cambiamenti nello status di fumatore – concludono infatti gli autori – Questi risultati sono importanti per futuri interventi e regolamentazioni del vaping”.

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