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Spagna, medici parlano “forte e chiaro” sulla sigaretta elettronica

Al via la campagna informativa "Hablamos alto y claro sobre el vapeo" della Plataforma para la reducción del daño por tabaquismo.

La Plataforma para la reducción del daño por tabaquismo lancia una campagna informativa sulla sigaretta elettronica. La piattaforma è nata lo scorso anno, scegliendo come suo portavoce il chirurgo oncologico dell’ospedale Gómez Ulla di Madrid, Fernando Fenandéz Bueno. Lo scopo è quello di offrire ai fumatori spagnoli, che sono il 34 % della popolazione totale, una terza via fra il fumo e l’astinenza totale. Quella, appunto della riduzione del danno, che prevede fra i suoi strumenti anche la sigaretta elettronica.
La necessità di fare informazione corretta, spiegano dalla Piattaforme, nasce dalla serie di notizie degli ultimi mesi sugli strumenti di riduzione del danno, che ha aumentato la grande confusione che esiste intorno ad essa. Da qui l’idea di lanciare la campagna “Hablamos alto y claro sobre el vapeo”, nella quale i medici aderenti all’iniziativa offriranno informazioni chiare e precise, basate sulle evidenze scientifiche, “su queste alternative, che ci consentono di unire le forze nella lotta contro il fumo in modo efficace”.
L’obiettivo è quello di risolvere i dubbi del pubblico con una campagna descritta come “aperta, dinamica e bidirezionale”. I consumatori o i fumatori, tramite un apposito formulario sul sito della piattaforma, potranno inviare le loro domande ed esprimere le loro perplessità, ricevendo risposta dai medici. “La riduzione del danno – spiega Josep Maria Ramon Torrell, capo del Servizio di medicina preventiva e dell’Unità per il fumo dell’Ospedale universitario di Bellvitge – è un concetto che si applica da anni nella salute pubblica. Però non è ancora arrivato sul tema del tabagismo. Che facciamo con le persone che non riescono o non voglio smettere di fumare? incrociamo le braccia, aspettando che si uccidano lentamente o possiamo dar loro una soluzione meno dannosa del tabacco convenzionale?”.
Torrell sottolinea come il rischio zero sia inesistente, ma la dannosità della sigaretta elettronica sia talmente inferiore, che vale la pena di utilizzarli: “Non c’è discussione”, conclude. La speranza per i medici della Plataforma è arrivare nel lungo termine al modello inglese, come sottolinea il portavoce Fenandéz Bueno. “È è tempo di parlare ad alta voce e chiaramente dello vaping – afferma – e di guardare avanti come fanno già Paesi come il Regno Unito, dove sono fermamente impegnati in alternative meno dannose alla nicotina con risultati incoraggianti”.

 

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