Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Legge di bilancio, sigarette elettroniche: via libera alle fascette di conformità

Nuova disposizione in vigore dal primo aprile previa determinazione del direttore dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli. I liquidi sprovvisti di contrassegno saranno sequestrati e considerati prodotti di contrabbando.

Dal primo aprile 2021 via libera ai contrassegni di legittimità alla vendita dei liquidi da inalazione (pronti all’uso e basi premiscelate), le cosiddette fascette o bollini di sicurezza che dir si voglia. Lo stabilisce l’emendamento alla legge di bilancio approvato questa notte in Commissione Bilancio della Camera dei Deputati e che ha anche introdotto la nuova maxi tassazione La soluzione anticontrabbando entrerà dunque a pieno regime fra tre mesi. Le modalità di approvvigionamento e applicazione sulla confezione saranno stabilite con un apposito decreto direttoriale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli. La nuova disposizione dovrà anche stabilire i tempi di smaltimento delle scorte non ancora contrassegnate e il costo della fascettatura. I tempi sono stretti perché nei prossimi 60 giorni le aziende di produzione dovranno organizzarsi per acquistare i macchinari per la nuova etichettatura e, soprattutto, acquistare un numero sufficiente di contrassegni da applicare sull’intera produzione. Ma, prima di tutto, dovrà essere il direttore Minenna a scrivere le regole. Molto probabilmente accadrà come già successo in fase di recepimento della Direttiva europea tabacchi: sarà garantito un periodo cuscinetto (presumibilmente di sei mesi) affinché le aziende e i negozianti possano attrezzarsi e smaltire le produzioni antecedenti il provvedimento. Le avvertenze di sicurezza e gli ingredienti dovranno essere esclusivamente in lingua italiana.
I liquidi trovati in vendita senza il contrassegno saranno sottoposti a sequestro; venditore e produttore saranno passibili del reato di contrabbando.
In sostanza, come anticipato lo scorso ottobre, la Commissione ha fatto proprie la quasi totalità delle richieste dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli ad eccezione della tassa ad valorem del 25% su tutti i prodotti del vaping. Compromesso però trovato con l’innalzamento dell’imposta di consumo sui soli liquidi del 25% da spalmarsi nei prossimi tre anni.

Articoli correlati