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Liquidi senza contrassegno da distruggere: pronta la diffida contro Adm

Dopo il ricorso al Tar, Smooke France si fa da promotore di un'altra iniziativa a supporto dei rivenditori italiani di sigarette elettroniche.

Smooke France non ci sta. E per far valere i propri diritti – e dare voce anche agli oltre 2 mila negozi di sigarette elettroniche italiane – sceglie di percorrere le vie forti: a settembre presenterà una diffida nei confronti dell’Agenzia Dogane e Monopoli chiedendo di non procedere alla distruzione dei liquidi da inalazione senza contrassegno rimasti invenduti così come da Direttoriale del 29 marzo 2021 ma di attendere l’esito dell’udienza del 12 gennaio 2022.
Sino a settembre i negozianti che vogliono supportare e unirsi alla richiesta di Smooke France potranno sottoscrivere la richiesta pubblicata anche sul web compilando l’apposita scheda di adesione.
Pierre Siclari (Smooke France)

Premesso che Adm – spiega Pierre Siclari (Smooke France) – ha dato l’opportunità solo ai depositi fiscali di potere mettere a norma i prodotti non venduti, non concedendo la stessa opportunità ai punti vendita, nonostante siano stati loro a pagare anticipatamente l’imposta di consumo, dopo l’estate presenteremo la diffida nei confronti di Adm chiedendo di non procedere alla distruzione dei prodotti. Qualora l’Agenzia non intenda attendere l’udienza al Tar del 12 gennaio obbligando i negozi alla distruzione dei prodotti non venduti e se la stessa udienza dovesse darci ragione, provvederemo a chiedere un risarcimento per danni per i nostri clienti e per tutti coloro che hanno firmato la diffida”. Ricordiamo che la norma prevede che tutti liquidi da inalazione sprovvisti del contrassegno di Stato rimasti invenduti alla data del 31 dicembre dovranno essere distrutti e smaltiti con relativo costo a carico del rivenditore.

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