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Sigarette elettroniche, rapporto Oms “fuorviante e senza senso”

La reazione di Michael Landl, presidente di World Vapers' Alliance: "Si ignora sistematicamente la ricchezza di prove scientifiche che indicano invece i benefici del vaping".

L’Organizzazione mondiale di sanità ha pubblicato in queste ore un altro rapporto che “diffonde notizie false e falsi miti sullo svapo“. Non le manda a dire Michael Landl, presidente di World Vapers’ Alliance, il network internazionale delle associazioni dei consumatori di sigarette elettroniche. “Tra le teorie logore e smentite spacciate dal rapporto dell’Oms – continua Landl – c’è la cosiddetta teoria dell’effetto gateway, che postula che lo svapo porta al fumo. Questa teoria pericolosa e fuorviante è stata da tempo smentita da numerosi studi. Oltre ad essere pieno di allarmismo anti-svapo distorto e false affermazioni, l’intera direzione di marcia stabilita nell’ultimo rapporto dell’Oms è priva di senso.

Michael Landl

Piuttosto che concentrarsi sull’importante obiettivo di sconfiggere il fumo, l’Oms sta puntando sullo svapo, lo strumento per smettere di fumare più potente del pianeta. Ritengono chiaramente che sia più importante allinearsi con l’approccio gretto “smetti o muori” sbandierato dagli sponsor miliardari dell’Oms, come Mike Bloomberg. La realtà è che se il mondo segue l’esempio dell’Oms, meno fumatori smetteranno e di conseguenza sempre di più moriranno“.
Alla luce dell’atteggiamento attivamente ostile nei confronti dello svapo promosso dall’Oms e dai suoi sostenitori, la WVA ha lanciato la sua campagna #BackVapingBeatSmoking. Ha lo scopo di educare e sensibilizzare la classe politica sui 200 milioni di vite (19 milioni solo in Europa) che possono essere salvate a livello globale attraverso migliori normative a favore del vaping. “La realtà – aggiunge Landl – è che l’Oms ignora sistematicamente la ricchezza di prove scientifiche che indicano i benefici dello svapo, per non parlare dell’esperienza diretta di milioni di vapers. La ricerca di Public Health England ha scoperto che lo svapo è il 95% meno dannoso rispetto al fumo e un metodo più efficace per smettere di fumare rispetto alle terapie tradizionali come gomme e cerotti. Limitare o vietare l’accesso allo svapo – concude Landl – non farà altro che costare vite umane“.

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