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Da domani, 1 settembre, non potranno più essere estratti dai depositi fiscali i liquidi da inalazione privi del contrassegno di Stato e delle nuove indicazioni di sicurezza obbligatorie. Lo ribadisce l’Agenzia delle Dogane e Monopoli con una nota rivolta alle aziende di produzione. I liquidi destinati alla vendita al dettaglio (e quindi destinati al pubblico) potranno invece essere venduti sino al prossimo 31 dicembre. L’unica eccezione riguarda i depositi fiscali che vendono sul web e che destinano la vendita ai privati: anche in questo caso i liquidi potranno essere venduti senza contrassegno sino a tutto il 2021. Secondo il parere di Adm, “qualora si ritenesse che il termine indicato al 31 dicembre 2021 per la cessione di prodotti non conformi al consumatore finale fosse previsto solo a beneficio dei rivenditori fisici e non anche dei rivenditori online […] si determinerebbe (tra le altre) una chiara restrizione della concorrenza e una violazione delle disposizoni di riferimento“.
La questione era stata sollevata dall’associazione Anafe-Confindustria e la nota è stata diramata in risposta al quesito. Rimane invece ancora aperto il ricorso presentato da Smooke France contro la distruzione dei liquidi senza contrassegno rimasti invenduti nei negozi in data successiva al 31 dicembre. L’udienza è fissata il 12 gennaio, giorno comunque successivo al termine imposto da Adm.