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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 12 al 18 dicembre

Sono sempre di più le ricerche che sottolineano l'importanza dei liquidi aromatizzati per smettere di fumare con la sigaretta elettronica. E invece dall'Europa segnali preoccupanti su ipotetici divieti futuri.

Svizzera/Singapore  – Nuovo rapporto: aromi essenziali per smettere di fumare
Gli aromi dei liquidi per sigaretta elettronica sono un elemento essenziale per aiutare i fumatori a smettere perché consentono agli utilizzatori di disabituarsi gradualmente al gusto delle sigarette. È la sintesi di un nuovo rapporto realizzato dal cardiologo Konstantinos Farsalinos, una delle massime autorità sulla riduzione del danno, nel corso di un incontro online organizzato da Tobacco Harm Reduction.net. La ricerca si intitola “In favour of flavour” e indaga anche i rischi sanitari che deriverebbero da un eventuale divieto. Punto quest’ultimo di particolare attualità, vista l’offensiva su più fronti che sta investendo proprio gli aromi. Da ultima l’Unione Europea sembra aver imboccato proprio la strada del divieto, all’interno del Piano contro il cancro in discussione in questi mesi. Per Farsalinos, arrestare questo processo sarà difficile, sebbene non vi sia alcuna prova scientifica che in Europa vi sia un problema di vaping fra i minori. Sembra che si cerchi la soluzione a un problema che non esiste e che il legislatore europeo abbia delle opinioni precostituite, derivate forse dall’Oms, ha concluso il cardiologo. Un approfondimento del rapporto e  una panoramica degli altri interessanti interventi dell’incontro online nel lungo resoconto di Sigmagazine.

Gli aromi nelle sigarette elettroniche sono essenziali per smettere di fumare

 

Nuova ZelandaDa Avca critiche al piano antifumo del governo: non valorizza a pieno il ruolo fondamentale delle sigarette elettroniche
Critiche al piano di contrasto al fumo del governo neozelandese sono state espresse da Aotearoa Vapers Community Advocacy (Avca), la più grande associazione del vaping del Paese. Secondo gli attivisti, il piano governativo non riesce davvero a riconoscere pienamente lo svapo come una valida alternativa per quei fumatori che vogliono smettere, e questo nonostante le assicurazioni degli esponenti politici, tra cui va ricordato recentissimamente anche il premier Jacinda Ardern. “Lo svapo è stato fondamentale per ridurre il nostro tasso di fumatori nazionale. Incoraggiare un maggior numero di fumatori a passare ad alternative alla nicotina molto più sicure e meno costose è fondamentale per liberarsi dal fumo”, ha detto Nancy Loucas, co-fondatrice di Avca, “e purtroppo, su questo punto, il piano d’azione Smokefree Aotearoa 2025 appena pubblicato non riconosce questo fatto”. Secondo Loucas, per molti fumatori adulti rimane ancora difficile l’accesso ai prodotti del vaping favoriti, mentre i meccanismi dovrebbero essere facilitati. Un ultimo appunto al ministro della Salute Yesha Verrall, le cui dichiarazioni ritrovate nella rubrica della scorsa settimana: “Verrall ha consultato il pubblico e vari gruppi di esperti molto favorevoli al ruolo fondamentale del vaping nella cessazione del fumo. È sorprendente quindi, dato il successo dello svapo, che esso non sia stato elevato a componente chiave per raggiungere l’obiettivo Smokefree 2025”.

UsaDenver, resta il veto del sindaco alla legge che avrebbe proibito gli aromi nelle ecig
Non ha raggiunto i voti necessari la mozione discussa e votata dal consiglio comunale di Denver per aggirare il veto posto dal sindaco Michael Hancock per bloccare un disegno di legge che avrebbe vietato la vendita della maggior parte dei tabacchi aromatizzati e dei prodotti da svapo in città dal 2023. Era la seconda volta che il sindaco utilizzava il suo diritto di veto nei confronti di una legge. Con riferimento alla questione del vaping giovanile, che era la giustificazione alla base della legge, Hancock aveva affermato in un’intervista al Denver Post: “Credo nell’adozione e nell’attuazione di politiche efficaci, ma non ravvedevo in questo disegno di legge qualcosa che avrebbe tenuto i nostri giovani lontani dalla nicotina”. Che poi, come dimostrano tutte le ricerche scientifiche, i danni per la salute vengono dalla combustione delle sigarette tradizionali, non dalla nicotina.

Gran BretagnaIl governo prosegue la sua politica antifumo favorevole alla sigaretta elettronica
Le strategie antifumo del governo britannico non cambiano, compreso il perseguimento delle politiche di riduzione del danno che coinvolgono la sigaretta elettronica. Lo ha ribadito il ministro della salute Maggie Throup rispondendo a una interpellanza parlamentare: “Sebbene non siano esenti da rischi – ha spiegato il ministro – promuoviamo il ruolo che le sigarette elettroniche possono svolgere nella cessazione del fumo, gestendo al contempo i rischi per i non fumatori e i giovani”, ha detto il ministro in parlamento.

Regno Unito, ministro della salute: “La sigaretta elettronica serve per smettere di fumare”

 

Gran BretagnaAziende lamentano complessità e costi alti per approvare l’ecig dal medico
L’americana Njoy, l’irlandese Yatzz e le britanniche Dsl e Superdragon sono, secondo un’indiscrezione del Financial Time, le prime quattro aziende produttrici ad aver avviato l’iter necessario per ottenere dall’autorità sanitaria britannica l’autorizzazione a utilizzare i propri dispositivi elettronici come strumenti medicali. Va ricordato infatti che il servizio sanitario nazionale (Nhs) del Regno Unito si farà carico del costo delle sigarette elettroniche prescritte dai medici ai fumatori che intendono iniziare un percorso di disassuefazione. I produttori in generale, tuttavia, lamentano la farraginosità della procedura e il suo elevato costo, stimato per l’intero iter di approvazione tra i 4 e i 5 milioni di euro. Motivi che rallentano l’adesione delle imprese Approfondimento nel servizio di Sigmagazine.

Sigarette elettroniche dal medico: iter troppo costoso, le aziende non rispondono all’appello

 

UeCorte di giustizia: foto shock sui danni del fumo anche sui distributori automatici dei supermercati
In molti paesi europei è possibile acquistare sigarette anche nei supermercati. Il meccanismo è semplice: all’altezza delle casse sono installati distributori automatici, basta premere il bottone della marca desiderata, raccogliere il contrassegno e consegnarlo ai cassieri che provvederanno al pagamento e alla consegna del pacchetto corrispondente. Il problema è che sul bottone compare un facsimile del pacchetto di sigarette neutro, senza avvertimenti né foto shock come è invece obbligatorio sui pacchetti veri. Ora la Corte di giustizia dell’Unione Europea, che ha sede in Lussemburgo, ha deciso che gli avvertimenti sui rischi che possono essere causati dal fumo debbano apparire in bella mostra anche sui distributori automatici, in modo che i consumatori siano avvertiti dei pericoli da subito e non solo nel momento in cui ritirano i pacchetti alla cassa. E tali avvisi devono essere rappresentati da testo scritto ma anche dalle foto shock.

Usa/Emirati Arabi UnitiEcig, disfunzione erettile e la fabbrica delle fake news
Chi volesse capire come nascono le fake news, troverebbe abbondante materia in quelle sul vaping che circolano sui media generalisti. Sex, drug and rock ‘n roll? Ecco fornito sul tavolo della disinformazione un nuovo miscuglio di ingredienti buoni per l’informazione da click, vera piaga del giornalismo di oggi, ma particolarmente grave quando sfiora argomenti che riguardano la salute pubblica. Sigaretta elettronica e disfunzione erettile: cosa di meglio di un pastrocchio pruriginoso? C’è uno studio alla base, per il quale le condizioni del campione preso in esame sono talmente vaghe e ammesse dagli stessi ricercatori da non permettere alcuna conclusione definitiva. Tanto che gli autori rilevano di aver trovato una associazione statistica fra l’uso dell’e-cig e la disfunzione erettile, ammettendo al contempo di non essere in grado di stabilire un nesso di causalità e chiedendo ulteriori studi e indagini sull’argomento. L’approfondimento di Sigmagazine fa il punto sullo studio e sul sensazionalismo che ha creato.

Sigaretta elettronica e disfunzione erettile: un nuovo falso allarme mediatico

 

MaroccoGoverno allinea normative sul tabacco agli standard internazionali
Nell’ultima riunione del Consiglio dei ministri il governo marocchino ha impostato un disegno di legge che regola le aliquote massime di catrame, nicotina e monossido di carbonio nelle sigarette. Con l’attuazione delle misure previste il Marocco allineerà le proprie normative sul tabacco agli standard internazionali del settore, fissando limiti per quanto riguarda il monossido di carbonio e le percentuali di catrame e nicotina. Un’indagine giornalistica svizzera del 2017 aveva rivelato che le sigarette vendute dalla Svizzera al Marocco contenevano livelli significativamente più alti di catrame, nicotina e monossido di carbonio, rispetto a quelle vendute in Svizzera o in Francia.

 

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