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È stato pubblicato con poco clamore, nel tardo pomeriggio di venerdì 15 luglio e 24 ore dopo l’ultima seduta della camera principale del Parlamento irlandese prima delle ferie estive, un rapporto che esorta il governo a vietare la vendita di liquidi per sigarette elettroniche con aromatizzazioni diverse dal tabacco. Si tratta del Report on Pre-Legislative of the Public Health (Tobacco and Nicotine Inhaling Products) Bill 2019, redatto dalla Commissione bicamerale sulla salute dell’Oireachtas, appunto il Parlamento della Repubblica d’Irlanda. Il rapporto riguarda, quindi, una proposta legislativa formulata nel 2019, la cui valutazione da parte della commissione è cominciata nell’ottobre dello stesso anno, per poi interrompersi a gennaio del 2020 per lo scioglimento di una delle due camere e riprendere nel giugno del 2021 con una serie di audizioni che sono terminate a marzo di quest’anno.
La proposta prevede già alcune misure che riguardano i prodotti per l’inalazione di nicotina, fra cui il divieto di vendita ai minori di 18 anni e l’introduzione di un sistema di licenze per i rivenditori. Il rapporto della Commissione salute ci mette il carico da novanta. Delle ventidue raccomandazioni contenute nel documento, infatti, solo quattro riguardano il tabacco e sono inviti piuttosto blandi. Tutte le altre si occupano di sigarette elettroniche e richiedono restrizioni alla vendita e all’uso, pacchetto neutro per i prodotti del vaping, divieto di qualsiasi tipo di promozione o pubblicità, fino al culminare nel divieto sugli aromi. “La legge – afferma il rapporto – dovrebbe regolamentare gli aromi delle sigarette elettroniche e tutti i gusti, ad eccezione del tabacco, dovrebbero essere severamente vietati per non invogliare i minori”.
Un divieto che, se implementato, secondo i sostenitori della riduzione del danno non farebbe altro che allontanare l’obiettivo di sconfiggere il fumo, che l’Irlanda si è posto per il 2025. “I fumatori adulti che vogliono passare dalle sigarette combustibili ai vaporizzatori – commenta infatti l’associazione New Nicotine Alliance Ireland – preferiscono in modo schiacciante i prodotti aromatizzati e i tassi di abbandono sono più alti tra quelli che usano e-liquid aromatizzati. Se dovesse essere introdotto un divieto sugli aromi, è probabile che molti adulti si troverebbero ad affrontare maggiori rischi. Chi svapa potrebbe ricadere nel fumo o utilizzare prodotti di svapo non regolamentati o fai-da-te; i fumatori potrebbero non passare al vaping”.
Delusa dal rapporto si dichiara anche Vape Business Ireland, che ha reso note le sue posizioni sulla legge. L’associazione si dichiara favorevole al divieto di vendita per i minori di 18 anni e auspica che il sistema di licenze per i rivenditori sia realizzato in maniera equa. Si oppone invece fermamente al divieto sugli aromi, chiedendo anzi che si adotti un approccio basato sulle evidenze scientifiche e si riconosca il ruolo della sigaretta elettronica per raggiungere un’Irlanda senza fumo. Il confronto con le istituzioni è comunque rimandato alla fine della pausa estiva.