Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Lotta al fumo, Riccardo Polosa: eccellenza all’estero, boicottato in Italia

Il professore catanese è tra i primi cinque autori più citati in materia di ricerca sulla riduzione del danno da fumo. Chiamato a relazionare ai governi e nei parlamenti di tutto il mondo, è invece ignorato dalle istituzioni italiane.

È stabilmente tra i primi dieci ricercatori al mondo per numero di pubblicazioni ed è quinto per citazioni; è fondatore del centro di ricerca sulla riduzione del danno da fumo; è chiamato ad intervenire in qualità di esperto in numerosi parlamenti internazionali, tra cui spicca l’audizione parlamentare nel Regno Unito. Eppure in Italia è costantemente ignorato, così come i suoi lavori non riescono a trovare diritto di tribunale sulla grande stampa generalista. Si tratta del professor Riccardo Polosa, docente presso l’Università di Catania e da ormai oltre un decennio specialista in materia di lotta al fumo e in strumenti di riduzione del danno. Fondatore della Lega Italiana Anti Fumo (Liaf) e del Centro di ricerca internazionale sulla riduzione del danno (Coehar), è una eccellenza celebrata all’estero ma dimenticato in Italia, proprio come dimostra una recentissima ricerca condotta da un pool di ricercatori cinesi.

La celebre audizione di Polosa nel parlamento britannico: “Le ricerche sulla sigaretta elettronica devono essere condotte con metodo verosimile. Se si esaminasse un toast bruciato risulterebbe cancerogeno e non commestibile”.

Il team ha analizzato tutti gli studi con oggetto la sigaretta elettronica pubblicati nel corso degli anni. Ed è emerso che se l’Italia è costantemente presente nelle pubblicazioni scientifiche è proprio grazie all’impegno e alla costanza di Polosa. Tra i novantaquattro paesi che hanno contribuito a fare ricerca sulle sigarette elettroniche, il Belpaese si pone al quinto posto (229 lavori, 2,87% del totale), preceduto soltanto da Stati Uniti d’America (4709, 59,02%), Regno Unito (832, 10,43%), Canada (347, 4,35%) e Australia (339, 4,25%).
Su un totale di 19.837 autori coinvolti nella ricerca sulle sigarette elettroniche, i primi dieci autori hanno contribuito a 695 (8,71%) dei documenti totali. L’italiano Riccardo Polosa è al settimo posto, con 66 pubblicazioni. Prima di lui: Eissenberg (86); Goniewicz (80); Mcneill (77); Krishnan-sarin (71); Cummings (67) e Unger (67). Interessante anche il dato delle citazioni che rappresenta l’indice di autorevolezza dei lavori svolti e, di conseguenza, presi a modello. In questo caso Polosa è al quinto posto con 949 citazioni, preceduto da Farsalinos (2281); Goniewicz (2070); Etter (1738); Hajek (996).
Di seguito proponiamo alcuni tra i principali articoli scritti e firmati dal professor Polosa per la nostra testata, collaborazione che perdura sin dalla fondazione del giornale. Diffonderne i contenuti è un modo diretto e funzionale per veicolare anche in Italia il nome e il prestigio di un grande accademico boicottato dalle nostre istituzioni ma che nel mondo è considerato come sinonimo di eccellenza, competenza e autorevolezza.

La tobacco harm reduction del XXI secolo passa dalla sigaretta elettronica

Sigarette elettroniche, Italia-Regno Unito: una sfida impari

“I nostri figli non conosceranno le sigarette tradizionali”

Salute, diabete: anche le sigarette elettroniche possono essere d’aiuto

“Svapare a lungo non causa problemi né ai polmoni, né alle vie aeree”

Perché passare alla sigaretta elettronica?

Sigarette elettroniche e riduzione del danno, la vera rivoluzione sanitaria

Riccardo Polosa candidato all’Oscar europeo della ricerca 2017. Sosteniamolo!

Articoli correlati