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Anche la scienza smentisce il legame tra sigaretta elettronica e fumo

Sono ormai innumerevoli gli studi che smentiscono il cosiddetto effetto gateway, ovvero che il vaping sia la porta d'ingresso al tabacco tradizionale.

Non ci sono prove che la sigaretta elettronica, e in generale tutti i nuovi dispositivi elettronici di somministrazione di nicotina, stia portando i non fumatori e i giovani a fumare. Lo dicono diversi grandi studi pubblicati in questi ultimi anni e adesso raccolti tutti insieme da un lavoro coordinato dalla britannica Action on Smoking and Health (Ash).Il primo risale al 2017 ed è stato effettuato nel Regno Unito. Dimostra che “la maggior parte dei giovani che sperimentano le sigarette elettroniche non sono diventati consumatori abituali”.
Un’analisi confermata anche dal lavoro svolto dalla professoressa Emma Beard che ha seguito dal 2007 al 2018 il comportamento di fumatori e consumatori di sigarette elettroniche: nell’arco dei 12 anni analizzati è arrivata alla conclusione in Inghilterra la maggiore diffusione delle sigarette elettroniche non sembra è associato a un incremento della popolazione fumatrice, neppure tra i giovani di età compresa tra i 16 e i 24 anni.
E ancora. Uno studio del 2022 condotto da ricercatori dell’Università di Bristol ha rilevato che, sulla base dell’”attuale equilibrio delle prove, triangolando da recenti confronti intercontestuali a livello di popolazione, analisi genetiche e modelli a livello individuale, è improbabile che si possa considerare che le sigarette elettroniche spingano al fumo. Anzi, visto l’andamento delle abitudini, è probabilmente vero il contrario”. Ovvero: la sigaretta elettronica allontana dal fumo.
È invece del 2020 lo studio di Colin Mendelsohn e Wayne Hall che ha concluso che le affermazioni sullo svapo che serve come porta d’ingresso per fumare non sono convincenti. “È il fumo a precedere il vaping, non viceversa. L’utilizzo regolare della sigaretta elettronica da parte di non fumatori è molto raro. Viene invece utilizzata dai fumatori che vogliono abbattere i danni della combustione oppure che intendono gradualmente abbassare la nicotina assunta sino alla definitiva cessazione”.
E sempre Wayne Hall, questa volta insieme a Gary Chan, ha analizzato l’andamento del numero di svapatori e fumatori negli Stati Uniti. Le conclusioni sono simili a quelle ottenute nel Regno Unito: “L’uso di sigarette elettroniche non è stato accompagnato da un aumento del fumo di sigaretta tra i giovani negli Stati Uniti, come invece dovrebbe accadere se fosse vero che la sigaretta elettronica è una delle principali vie di accesso al fumo di sigaretta”.

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