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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 4 al 10 settembre

Questa settimana è da segnalare l'intervento del professor Colin Mendelsohn: lo svapo abbatte il fumo e allontana i giovani dalle sigarette. Intanto la comunità scientifica diffonde altre ricerche a sostegno dei prodotti di riduzione del danno.

FranciaStudio: la sigaretta elettronica è lo strumento più efficace contro ricadute nel fumo
La sigaretta elettronica è più efficace di altri strumenti, compresi i farmaci, per prevenire ricadute nel consumo di tabacco. È l’esito cui giunge una revisione e meta-analisi di studi, condotto da un gruppo di ricercatori francesi provenienti dalle università di Poitiers e Bordeaux e dall’Inserm (Institut national de la santé et de la recherche médicale). Il lavoro, coordinato da Paul Vanderkam, si intitola “Duration of the effectiveness of nicotine electronic cigarettes on smoking cessation and reduction: Systematic review and meta-analysis” ed è stato pubblicato sulla rivista specializzata Frontiers in Pshychiatry. Punto di partenza è appunto quello delle ricadute nel fumo, cui sono soggetti molti di coloro che si affidano alle farmacoterapie per dire addio alla sigaretta. L’obiettivo era dunque misurare l’efficacia in questo campo delle e-cigarette nel lungo periodo. E il risultato, per usare le parole degli stessi ricercatori, è che tale efficacia “era significativamente più alta nel gruppo della sigaretta elettronica con nicotina, rispetto alle terapia sostitutiva e all’e-cig senza nicotina”. Dettagli sui risultati dello studio e ulteriori annotazioni dei ricercatori nell’articolo su Sigmagazine.

Smettere di fumare con l’e-cigarette è nel tempo più efficace delle altre terapie

 

Nuova ZelandaStudio: la sigaretta elettronica è un aiuto prezioso per abbandonare il fumo
La sigaretta elettronica è uno strumento importante per aiutare i fumatori a liberarsi della dipendenza dal tabacco. È quanto sostiene uno studio neozelandese realizzato da un gruppo di ricercatori della University of Otago e del Consiglio sanitario del distretto di Canterbury, e coordinato da Kelly Burrowes della University of Auckland. Si intitola “An evaluation of a New Zealand ‘vape to quit smoking’ programme”. Nato con lo scopo di confrontare l’uso di ausili per smettere di fumare tra diversi gruppi etnici e fasce di età all’interno di un’ampia coorte neozelandese e valutare l’adozione e l’efficacia delle sigarette elettroniche per smettere di fumare nell’ambito dell’iniziativa vape to quit, tale ricerca è il prodotto di una valutazione dei risultati del programma “Vape to quit smoking” (svapa per smettere di fumare) condotto dal servizio di assistenza per la cessazione Te-Hā-Waitaha, centro che si occupa soprattutto dei cittadini maori, delle isole del Pacifico e delle zone rurali nell’area di Canterbury. Le sigarette elettroniche hanno dimostrato tutto il loro potenziale di sostegno e l’iniziativa è riuscita a coinvolgere a pieno la comunità dei cittadini maori. Sigmagazine ha approfondito i risultati dello studio, che è stato pubblicato sul New Zealand Medical Journal.

Ancora una conferma dalla scienza: sigaretta elettronica preziosa contro il fumo

 

MalesiaGruppo pro-vaping invita i legislatori a guardare al modello della Nuova Zelanda
Il comitato parlamentare speciale della Malesia, incaricato di esaminare la legislazione per rendere più severa la lotta al tabagismo, deve guardare alla Nuova Zelanda se vuole davvero sconfiggere l’epidemia di fumo in Malesia. È quanto sostiene il gruppo di difesa locale MOVE (Malaysian Organisation of Vape Entities). Samsul Ariffin, presidente dell’organizzazione, ha dichiarato che il comitato speciale deve rivedere il progetto di legge “generational endgame” e raccomandare che il vaping venga eliminato e trattato separatamente come strumento di riduzione del danno da tabacco (THR). “Siamo lieti che lo speciale comitato ristretto visiterà la Nuova Zelanda alla fine di settembre”,  ha detto Ariffin. La visita comprenderà l’incontro con il ministro della Salute e servirà a comprendere meglio ciò che la Nuova Zelanda sta facendo per raggiungere l’obiettivo di Paese Smokefee nel 2025. “Vedranno presto che il divieto generazionale della Nuova Zelanda è fondamentalmente diverso e superiore rispetto alla proposta di cui si sta discutendo in Malesia”, ha concluso Ariffin. Il disegno di legge malese propone di vietare la vendita di sigarette e prodotti del tabacco a chiunque sia nato durante e dopo il 2007, un’iniziativa che è stata paragonata a un’analoga legislazione antifumo attualmente in fase di approvazione da parte del parlamento neozelandese.

 

Gran Bretagna Mendelsohn: lo svapo salva i fumatori e distoglie i minori dalle sigarette tradizionali
“Lo svapo non è innocuo ma c’è un consenso scientifico schiacciante sul fatto che è molto meno dannoso del fumo. Fondamentalmente è un sostituto del fumo per i fumatori adulti che non riescono a smettere”. È il passaggio essenziale dell’intervista che Colin Mendelsohn, medico di base e accademico specializzato nel trattamento del tabacco, ha rilasciato all’emittente Triple M di Newcastle. Mendelsohn ha fatto il punto sul rapporto fra e-cig e fumo: “Stiamo scoprendo che nei paesi in cui è disponibile la sigaretta elettronica, i tassi di fumo, compresi quelli dei giovani, stanno diminuendo più velocemente che mai”, ha detto il medico, “lo stiamo vedendo nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda. Per contro, proprio grazie all’avvento della sigaretta elettronica, stiamo assistendo all’esatto opposto: lo svapo sta distogliendo i bambini dal fumare”. D’altronde i numeri del confronto sono chiari: “Non c’è mai stato un solo decesso a causa della sigaretta elettronica negli ultimi 15 anni. Al contrario, 8 milioni di persone nel mondo muoiono ogni anno a caso del fumo”. Una sintesi più ampia dell’intervista nell’articolo di Sigmagazine.

“Ogni anno 8 milioni di morti per il fumo, nessuno per la sigaretta elettronica”

 

Nuova ZelandaRapido calo del tasso di fumatori grazie a politica sostegno al vaping: in 15 anni quota dimezzata
Secondo la Coalition of Asia Pacific Tobacco Harm Reduction Advocates (Caphra), l’incoraggiamento della Nuova Zelanda a smettere di fumare attraverso il vaping ha contribuito a un rapido calo del tasso di fumo nel Paese. L’attuale tasso di fumo giornaliero degli adulti neozelandesi è del 9,4%, in calo rispetto al 18% del 2006-2007. “La Nuova Zelanda ha dimezzato il tasso di fumo negli ultimi anni non perché ha vietato il vaping, ma perché lo ha accolto”, ha dichiarato Nancy Loucas, coordinatrice esecutiva di Caphra.

 

UsaJuul sborsa 440 milioni di euro per chiudere contenzioso con 34 Stati
Juul Labs ha concordato con 33 Stati degli Usa più Portorico il pagamento di 438,5 milioni di dollari (pari a circa 440 milioni di euro) per chiudere l’indagine che la vedeva imputata di “aver commercializzato sigarette elettroniche a minorenni“. L’accordo segue quelli già chiusi con gli Stati di Washington e North Carolina per un totale di circa 60 milioni di euro. Oltre al pagamento in denaro, l’azienda californiana si è impegnata a non indirizzare in futuro le proprie campagne marketing agli under 35, di non inserire i propri prodotti in film, programmi televisivi, cartellonistica stradale e social network. Il pagamento è stato dilazionato nel corso di dieci anni e sarà utilizzato dagli Stati per promuovere iniziative antifumo.

Sigarette elettroniche ai minori: Juul concorda risarcimento di 440 milioni di dollari

 

Gran BretagnaSigaretta elettronica e igiene orale, i benefici nel parere di due esperti
Consumo di nicotina, utilizzo della sigaretta elettronica e parodontite, quella fastidiosa infiammazione cronica delle gengive che accompagna una larga fetta della popolazione mondiale generalmente dall’età matura sino alla vecchiaia. Il tema ritorna di tanto in tanto a far capolino nel dibattito pubblico e sui media. E da ultimo la questione è stata ripresa da Richard Holliday ed Elaine McColl, professore a contratto in odontoiatria restaurativa e specialista in parodontologia il primo, docente di ricerca sui servizi sanitari presso l’Università di Newcastle la seconda. Con un lungo e approfondito articolo pubblicato sulla rivista specializzata Dentistry, i due professori hanno scandagliato in maniera esaustiva l’argomento, trattandolo in maniera molto equilibrata. Holliday e McColl escludono che l’uso occasionale dell’e-cig possa indurre qualsiasi problema alla salute orale ma per il resto, scrivono, esistono ancora poche certezze. Quel che è accertato è che il passaggio dalle sigarette a tabacco combusto a quelle elettroniche porta grandi benefici anche per la salute orale. E che è esclusa qualsiasi influenza dell’utilizzo dell’e-cig sul cancro alla bocca. Gli approfondimenti su Sigmagazine.

Passare dal fumo alla sigaretta elettronica ha un impatto positivo sulla salute orale

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