Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

World Cancer Day, Ieva: “Sigaretta elettronica fondamentale nella lotta al fumo”

Alla vigilia della giornata mondiale contro il cancro, l'associazione europea esorta le istituzioni dell'Unione europea ad adottare strategie di riduzione del danno.

La Giornata mondiale contro il cancro è una grande opportunità per sottolineare l’importanza della riduzione del danno da tabacco. Molti fumatori non sono consapevoli dei vantaggi che il passaggio al vaping può portare loro. Informarli sui vantaggi delle sigarette elettroniche è un compito urgente della politica sanitaria dell’Unione europea. In questo modo, sarà possibile ridurre notevolmente il numero di malattie e decessi legati al fumo nell’Ue”. Con queste parole Dustin Dahlmann, presidente dell’associazione che riunisce i produttori europei di prodotti per il vaping Ieva, ribadisce l’importanza che gli strumenti che riducono il danno del fumo, prima di tutti la sigaretta elettronica, possono e debbono avere nella lotta contro i tumori.

Dustin Dahlmann

E lo fa alla vigilia del World Cancer Day, la giornata mondiale contro il cancro che si celebrerà domani, sabato 4 febbraio. Ieva ricorda alcuni dati: il 19,7% dei cittadini europei fumano quotidianamente; ogni anno nell’Unione sono 700 mila i decessi riconducibili al fumo e un fumatore su due muore prematuramente, in media di 14 anni. In totale il 27% dei tumori è attribuito al consumo di tabacco combusto e questo fa del fumo la principale causa di cancro prevenibile. Ma è un percorso che si può invertire, continua l’associazione, come dimostrato dagli esempi di Regno Unito e Nuova Zelanda, che potrebbero fungere da modello per la politica sanitaria europea.
I due Paesi, come riportato anche sulle nostre colonne, hanno puntato fortemente sulla sigaretta elettronica per sconfiggere il fumo, incoraggiando attivamente i fumatori a passare al vaping. In questo modo sono riusciti a ridurre il tasso dei consumatori di tabacco in maniera maggiore e più veloce dei Paesi che non adottano strategie di riduzione del danno. Non solo i numeri, ma anche la scienza confermano la scelta di Regno Unito e Nuova Zelanda. Le istituzioni sanitarie britanniche, ricorda Ieva, hanno più volte confermato che il potenziale danno dell’e-cigarette è almeno il 95% minore rispetto a quello del fumo e che gli svapatori hanno il 99,5% di rischio in meno dei fumatori di sviluppare il cancro. Dall’altra parte l’organizzazione Cochrane, leader mondiale nelle revisioni della letteratura scientifica, ha concluso che le sigarette elettronica sono “altamente efficaci” per smettere di fumare.
Eppure la percezione errata del potenziale danno di questo strumento è largamente diffusa. Citando due recenti indagini europee, Ieva rammenta che solo il 28% dei fumatori del nostro continente sa che il vaping è meno dannoso del fumo, mentre il 70% di chi non ha esperienza con la sigaretta elettronica, ritiene che non aiuti a smettere di fumare. È dunque necessario un cambio di passo nelle politiche sanitarie di Bruxelles, riconoscendo l’importanza della riduzione del danno da fumo. Ed è fondamentale ricordarlo proprio mentre si celebra la Giornata mondiale contro il cancro.

LEGGI ANCHE:

Il fumo crolla più velocemente dove è più diffusa la sigaretta elettronica

Nuova Zelanda: crolla il fumo, gli svapatori quotidiani superano i fumatori

UK, cresce l’uso della sigaretta elettronica, fumatori al minimo storico

Cochrane aumenta la certezza sull’efficacia della sigaretta elettronica

Regno Unito, ok alla vendita di sigarette elettroniche negli ospedali

Articoli correlati