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Gfn 2023: sigarette elettroniche tra ambiente e ricetta medica

Questi i principali temi affrontati nella prima giornata del Global Forum on Nicotine in corso a Varsavia dal 21 al 24 giugno.

La questione ambientale è stata fra i principali temi trattati nella prima giornata del Global Forum on Nicotine in corso a Varsavia sino al 24 giugno. Si tratta di un tema di stretta attualità, soprattutto dopo la comparsa e il successo sul mercato delle sigarette elettroniche monouso, di cui si è occupato il primo workshop della mattina di ieri, che ha visto protagonisti i medici australiani Alek Wodak e Colin Mendelsohn, Pieter Vorster e Martin Steinbauer, rispettivamente di Idwala Research e Smood, e David Burns, direttore dell’australiana Bay Pharma che produce sigarette elettroniche prescrivibili dal medico, come richiesto dalla legge del suo paese.

Una sigaretta elettronica usa e getta abbandonata a terra.

Tutti gli oratori hanno convenuto che le preoccupazioni per l’impatto ambientale dei prodotti del vaping sono fondati e motivati, sebbene, secondo Mendelson, vengano a volte strumentalizzate per giustificare l’opposizione alla riduzione del danno da fumo. Burns ha invece sottolineato che i dispositivi monouso rappresentano un problema sotto questo aspetto e che in Australia si sono già verificati alcuni incendi nelle discariche, a causa di batterie instabili agli ioni di litio che hanno preso fuoco quando i compattatori le hanno schiacciate. Secondo Vorster è principalmente l’industria che, dopo essersi concentrata sulla creazione del miglior prodotto possibile per il consumatore, deve ora affrontare la questione della sostenibilità, compreso il fatto che il litio sia una risorsa limitata. In ogni caso, hanno sottolineato tutti i partecipanti, l’impatto ambientale delle sigarette elettroniche e dei prodotti a base di nicotina più sicuri deve sempre essere considerato in relazione a quello del fumo, di gran lunga maggiore in termini di uso del suolo e creazioni di rifiuti.
Spunti interessanti sono venuti anche da un secondo workshop della mattinata, dedicato alla possibilità di avere prescrizione medica per le sigarette elettroniche (strada aperta, per esempio, nel Regno Unito) e le sue potenziali implicazioni per la salute pubblica. Sostanzialmente contrario si è dichiarato Martin Cullip della Taxpayers Protection Alliance e consumatore dei prodotti del vaping. La sua preoccupazione e quella di altri consumatori è, prima di tutto, che quella della prescrizione sia una strada che, una volta intrapresa, spingerà all’eliminazione del mercato dell’e-cig come prodotto di consumo.
In secondo luogo, secondo Cullip limiterebbe la portata dello strumento. “Quando fumavo – ha spiegato – non ero malato e non avevo bisogno di cure. Il modello basato sulla prescrizione non tiene conto del fatto che molti vaper, incluso me, hanno smesso di fumare accidentalmente. Non ho mai fatto un solo tentativo di smettere in vita mia. Ho provato un prodotto del vaping per vedere com’era, e poi ho dimenticato di fumare per un certo numero di anni. Se finissimo solo con le sigarette elettroniche da prescrizione medica, le persone come me non smetterebbero mai”.
Di diverso avviso Mark Dickinson, proprietario della società di consulenza Clarityse Ltd, e il medico americano Jasjit Ahluwalia. Secondo il primo, la prescrizione medica darebbe maggiore sicurezza e fiducia a molti fumatori ancora sospettosi riguardo alla sigaretta elettronica. Ma, ha continuato, il modello della prescrizione dovrebbe coesistere insieme a quello del mercato. “Distruggerlo sarebbe un disastro sanitario – ha concluso – e quello che sta accadendo in Australia lo dimostra”. Poter prescrivere l’e-cig rassicurerebbe anche i medici, secondo Ahluwala. “A loro piace dare farmaci alle persone e risolvere i problemi attraverso di essi – ha affermato – Attualmente negli Stati Uniti i medici sono molto contrari al vaping, ma se qualcosa fosse autorizzato dal punto di vista medico, all’improvviso, lo adotterebbero”.
La prima giornata del Gfn 2023 si è conclusa con una brillante sessione interattiva sugli ultimi dieci anni della sigaretta elettronica e su come questi possono indirizzare il futuro. Grazie al coordinamento di Clive Bates e alla proiezione di brevi video che identificavano un evento significativo per ogni anno, si è ripercorsa la storia mondiale del vaping e si sono ascoltati gli interventi spontanei dalla platea di molti tra coloro che hanno contribuito a farla.

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