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Dalla Cina nuovi standard di sicurezza per le sigarette elettroniche

Nuove e stringenti regole destinate alle aziende del vaping cinesi che realizzano prodotti destinati all’esportazione.

Arrivano nuove regole per le aziende del vaping cinesi che realizzano prodotti destinati all’esportazione. Le ha promulgate lo scorso 20 luglio l’Amministrazione del monopolio di Stato sul tabacco cinese, con il titolo di “Linee guida per la promozione della costruzione di sistemi di garanzia della qualità per sigarette elettroniche da esportazione”. L’obiettivo è dunque quello di garantire uniformità e qualità dei prodotti del vaping destinati all’estero, una cosa che riguarda tutti, vista la grande quantità di e-cigarette che dalla Cina arriva in tutti i mercati. I 18 articoli delle nuove linee guida stabiliscono alcuni paletti. In estrema sintesi, si stabilisce che le imprese produttrici sono le principali responsabili della realizzazione di sistemi per garantire la qualità dei prodotti per l’export. Inoltre specificano in cosa debbano consistere questi sistemi, compresi gli standard di qualità e sicurezza, la razionalizzazione dei processi di produzione, l’allocazione delle risorse di produzione, la standardizzazione dell’imballaggio del prodotto, la tracciabilità della logistica e del trasporto e la dichiarazione di esportazione e i requisiti di registrazione.
A guidare la realizzazione di questi sistemi, si legge all’articolo 2, deve essere prima di tutto “il pensiero di Xi Jinping sul socialismo con caratteristiche cinesi”. Più concretamente, si stabilisce all’articolo 3 la piena responsabilità delle imprese produttrici “sulla qualità e della sicurezza dei loro prodotti”, che devono non solo essere conformi con le leggi e i regolamenti vigenti in Cina, ma anche (articolo 4) con i requisiti normativi e gli standard del Paese di destinazione. Sta sempre alle imprese realizzare un sistema di gestione che garantisca il rispetto delle leggi e i requisiti di qualità e sicurezza (magari aderendo alle certificazioni), sviluppare test per materie prime, semilavorati e prodotti finali, garantire personale formato, attrezzature e laboratori adeguati e ideare sistemi che consentano la tracciabilità dei prodotti.
Proprio a garanzia di quest’ultima, vengono anche introdotte nuove norme su scatole e imballaggi che dovranno riportare il numero di licenza dell’impresa di produzione del monopolio del tabacco, il nome del prodotto, il numero del lotto di produzione e la data di produzione. L’Amministrazione del monopolio del tabacco, da parte sua, istituirà un sistema di tracciabilità della qualità per i prodotti di sigaretta elettronica esportati, migliorerà la supervisione della qualità e della sicurezza delle imprese anche in collaborazione con le dogane e altri dipartimenti. Le norme sono in vigore dalla loro pubblicazione, cioè dal 20 luglio.
Il magazine online 2Firsts ha sottoposto le nuove norme a due noti sostenitori degli strumenti di riduzione del danno da fumo, Gerry Stimson, docente emerito presso l’Imperial College London, e Clive Bates. Secondo Stimson le “nuove normative avranno un impatto importante sulla qualità e sulla sicurezza delle sigarette elettroniche”. “Dato che il 95% delle sigarette elettroniche è prodotto in Cina – spiega – l’introduzione di queste linee guida significa che ora ci sarà effettivamente uno standard globale”. Importante secondo il docente britannico anche la tracciabilità dei prodotti. “I prodotti che non soddisfano gli standard locali – commenta – potranno ora essere ricondotti ai produttori cinesi, con la possibilità di far intervenire dalle autorità cinesi”.
Secondo Bates, la Cina, già principale innovatore ed esportatore mondiale di prodotti per il vaping, potrebbe fare molto per contribuire a migliorare la salute pubblica a livello globale. “Ma dovrà dimostrare a un mondo spesso scettico e talvolta ostile di avere una presa salda sulle preoccupazioni relative alla qualità dei prodotti da svapare e sui relativi rischi chimici, elettrici, termici e meccanici – aggiunge – Le nuove linee guida sui sistemi di garanzia della qualità e per i prodotti del vaping contribuiranno a migliorare molto la reputazione dell’industria cinese, a condizione che siano pensati e applicati tenendo conto la protezione dei consumatori”.

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