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La città inglese di Southend-on-Sea è sulla buona strada per diventare senza fumo entro il 2030 grazie alla sigaretta elettronica. Il probabile raggiungimento dell’obiettivo è stato comunicato dall’Office for Health Improvement ad Disparities (già Public Health Engalnd) al responsabile sanitario locale Krishna Ramkhelawon. Il centro dell’Essex, che conta circa 200 mila abitanti, sarà quindi il primo comune dell’Inghilterra orientale a raggiungere il target che il governo stabilito dal governo nel suo Libro Verde del luglio 2019: contenere il tasso dei fumatori entro il 5%, la soglia per potersi definire smoke free.
A Southend-on-Sea, riporta la Bbc, il tasso di abbandono del fumo è superiore al 40%, mentre nel resto del Paese è intorno al 30%. Davanti a un comitato di controllo locale, Ramkhelawon ha spiegato come si è giunti a questo risultato. “Dal 2018 abbiamo adottato l’approccio di far passare i fumatori al vaping – ha detto – perché i dati comparativi di cui disponevamo nel 2017 indicavano che il consumo di tabacco aveva maggiori probabilità di causare malattie rispetto allo svapo”. Nel 20019 è stato introdotto un programma per incoraggiare le persone a svapare e smettere di fumare. “Penso che questo sia il motivo principale per cui stiamo assistendo a un alto tasso di cessazioni”, ha concluso Ramkhelawon.
Oggi quattro negozi di sigarette elettroniche in città offrono il sevizio “vape swap”, che comprende l’offerta di uno starter kit gratuito. Il centro antifumo locale, invece si avvale dell’aiuto di 29 medici di base e 11 farmacisti che offrono un sostegno di 12 settimane a chi vuole smettere di fumare. Insomma, dall’Inghilterra e da Southend-on-Sea arriva ancora una volta un esempio dell’utilità della sigaretta elettronica per ridurre il fumo e dell’importanza della collaborazione fra le istituzioni in vista di un unico obiettivo. Che rimane quello di sconfiggere il fumo.
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