Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Parte Stoptober, l’Inghilterra punta ancora sulla sigaretta elettronica

Il governo rivendica l'importanza del programma "Swap to stop" per dare un'e-cigarette a un milione di fumatori.

Quando smetti di fumare, iniziano ad accadere cose belle”. È questo lo slogan scelto per la dodicesima edizione di Stoptober, la grande campagna annuale per motivare i fumatori a smettere organizzata dal governo britannico. È partita ieri primo ottobre e continuerà fino alla fine del mese, coinvolgendo massicciamente istituzioni sanitarie, autorità locali, farmacie, esperti e operatori del settore della sigaretta elettronica. Sì, perché per il settimo anno consecutivo l’e-cigarette rientra fra gli strumenti consigliati per smettere di fumare e dunque i negozi specializzati e l’Industria del vaping sono coprotagonisti a pieno titolo della campagna.
La durata di un mese della campagna si basa sulle evidenze scientifiche che dimostrano che chi riesce a non fumare per 28 giorni, quintuplica le probabilità di smettere definitivamente. Ma questa volta lo slogan scelto ha voluto evidenziare anche i benefici immediati dell’addio al tabacco combusto. Recenti ricerche hanno infatti mostrato che già solo dopo due settimane il 45% di chi ha smesso sente di avere maggiore energia, il 42% si sente più sano e la stessa percentuale riesce a respirare meglio. Benefici che vanno aumentando nel tempo fino a dimezzare il rischio di cancro ai polmoni dopo 10 anni, rispetto a quello di un fumatore.
E che la sigaretta elettronica sia ancora protagonista degli sforzi del governo è dimostrato dalle dichiarazioni del sottosegretario alla salute Neil O’Brien. Dopo aver ricordato che il fumo è la principale causa di malattie e di morti prevenibili e aver auspicato che Stoptober convinca migliaia di persone a smettere di fumare, fornendo alle persone il sostegno e la motivazione necessarie per liberarsi dal fumo, ha aggiunto: “Rinnoviamo il nostro impegno per raggiungere il coraggioso e ambizioso obiettivo di diventare un Paese senza fumo entro il 2030. A questo scopo ci avvarremo di un pacchetto di nuove misure che prevedono di dare una sigaretta elettronica a un milione di fumatori e nuovi incentivi finanziari per incoraggiare le donne incinte a smettere”. Il riferimento è al programma “Swap to stop”, annunciato lo scorso aprile proprio da O’Brien.
L’importanza che il vaping riveste in Stoptober è evidente anche sul sito della campagna, dove i fumatori possono registrarsi per avere supporto costante nel loro percorso. Una sezione è interamente dedicata a sfatare la disinformazione sulla sigaretta elettronica, che rientra a pieno titolo (e al primo posto) fra i metodi per smettere di fumare. Cliccando sulla scritta, si viene rimandati ad una pagina piena di informazioni sul vaping. Dai risultati delle ricerche scientifiche sulla sua efficacia e la sua drastica minore dannosità, ai diversi dispositivi in commercio e all’importanza di scegliere quello giusto e di consumare prodotti legali e di provenienza certa. “Utilizzando la sigaretta elettronica – si legge in un riquadro – si hanno circa il doppio delle probabilità di smettere di fumare che utilizzando altri prodotti sostitutivi a base di nicotina, come gomme e cerotti”. Insomma, sembra che l’incandescente dibattito sul futuro delle monouso non abbia scalfito una certezza delle istituzioni sanitarie britanniche: il vaping è parte della soluzione al problema del fumo.

LEGGI ANCHE:

UK, ministero salute: sigarette elettroniche in cambio del pacchetto tradizionale

 

Articoli correlati