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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 22 al 28 ottobre

Mentre uno studio svizzero dimostra che lo svapo a lungo termine allenta la dipendenza da nicotina, la Commissione europea fa infuriare molti Paesi membri per averli scavalcati in vista della Cop10 di Panama.

SvizzeraStudio: lo svapo a lungo termine allenta la dipendenza dalla nicotina
Negli utilizzatori di sigarette elettroniche continuativi a lungo termine, il livello di dipendenza dalla nicotina tendeva a diminuire nel tempo. È quanto afferma uno studio longitudinale intitolato “An 8-year longitudinal study of long-term, continuous users of electronic cigarettes”, condotto da Jean-François Etter, docente di Salute pubblica presso la Facoltà di medicina dell’Università di Ginevra, in Svizzera. Scopo della ricerca è quello di descrivere il cambiamento nel tempo nei comportamenti, negli atteggiamenti e nella dipendenza degli utilizzatori di sigaretta elettronica. Analisi che comincia ad avere concretezza a 15 anni dall’immissione dei dispositivi sui mercati. Per questo studio sono stati utilizzati 375 utilizzatori di sigaretta elettronica reclutati sul web e intervistati in due fasi a distanza di circa otto anni (la seconda nel 2021). Le conclusioni dei ricercatori riportano anche che “gli utenti erano soddisfatti delle sigarette elettroniche e svapavano principalmente perché ritenevano che fosse meno pericoloso del fumo e per piacere”. Lo studio sarà pubblicato sull’edizione di febbraio 2024 di Addictive Behaviors. Nel resoconto di Sigmagazine, oltre alle modalità di selezione del campione, vengono riportate conclusioni più dettagliate dello studio.

Con la sigaretta elettronica diminuisce la dipendenza da nicotina

 

AsiaSigarette elettroniche vietate in metà del Sud-Est asiatico
Dei dieci paesi che compongono la regione del Sud-Est asiatico, cinque hanno vietato le sigarette elettroniche e i prodotti da svapo. È quanto riporta Malaya Business Insight, citando una valutazione della Southeast Asia Tobacco Control Alliance (Seatca). Secondo Seatca, la vendita e l’uso di sigarette elettroniche sono già vietati in Brunei, Cambogia, Laos, Singapore e Tailandia. Non ci sono divieti in Myanmar e Vietnam mentre in Indonesia, Malesia e Filippine sono in vigore misure di regolamentazione. Seatca non è comunque un’associazione favorevole al vaping, non ne enfatizza il ruolo nella diminuzione dei fumatori e ha di recente esortato i paesi asiatici del Sud-Est a regolamentarlo in maniera rigorosa.

 

PortogalloStangata fiscale in vista dal 2024, un aumento che pregiudica le politiche di riduzione del danno
Aumento “monstre” in vista per i prodotti del vaping in Portogallo. Se il parlamento approverà la proposta del governo, dal 1° gennaio 2024 i liquidi con nicotina subiranno una super tassazione di 0,351 euro per millilitro e quelli senza di 0,175 euro al millilitro. Nei fatti, un flacone liquido nicotinizzato da 10 ml sarà gravato da 3,51 euro di tassa (1,75 se senza nicotina). Cifra che farebbe schizzare l’importo portoghese ai vertici in Europa. Immediata la reazione delle associazioni dei consumatori. “Aumentare la tassazione degli e-liquid in questo modo renderà lo svapo un’opzione meno attraente per consumare nicotinacommenta Alberto Gómez Hernández, community manager della World Vapers’ Alliance – e impedirà ai gruppi a basso e medio reddito di accedere ai prodotti”. Un aumento di tale portata spingerà inevitabilmente i vaper a tornare a fumare e impedirà ai fumatori di cambiare a causa dei costi eccessivi.

La stangata portoghese: 3,5 euro di tassa per flaconcino di liquido

 

CanadaQuebec, dal 31 ottobre divieto di aromi nei liquidi per sigarette elettroniche
Entrerà in vigore il prossimo 31 ottobre il divieto degli aromi nei liquidi per sigarette elettroniche in Quebec. Il divieto includerà lo svapo di prodotti con aromi diversi dal tabacco e vieterà la vendita di e-liquid in bottiglie con una capacità superiore a 30 ml e dispositivi preriempiti con una capacità superiore a 2 ml. Il divieto degli aromi era stato annunciato in una bozza pubblicata ad aprile. Più di 30.000 cittadini del Quebec hanno partecipato a una consultazione pubblica sulla proposta di divieto ma, secondo quanto sostiene l’associazione pro-vaping Quebec Vaping Rights Coalition, il ministero della Salute non ha voluto apportare alcuna modifica alla bozza restrittiva che aveva elaborato. La situazione in Canada sugli aromi è piuttosto articolata, anche se la tendeza appare chiara. Il Quebec è la più grande provincia del Canada ad aver approvato un divieto per gli aromi. Il divieto è in vigore in altre quattro province, un’altra pur avendo approvato il divieto non ha ancora fissato la data di introduzione. Altre tre province limitano i prodotti aromatizzati ai negozi per soli adulti.

UgandaAttivista rilancia appello a sostegno delle politiche di riduzione del danno
La gente fuma per la nicotina ma muore a causa del catrame”. È quanto ha ribadito attraverso un messaggio sul suo account Twitter Rebecca Amoding, attivista del Tobacco Harm Reduction Uganda, associazione per la riduzione del danno dell’Uganda, uno dei Paesi africani più colpiti dalla piaga del tabagismo. “Le strategie di riduzione del danno offrono una scelta alternativa ai fumatori che non vogliono o non possono abbandonare le sigarette tradizionali”, aggiunge Amoding, una delle non numerose attiviste donne ugandesi sul fronte della lotta al fumo. Lei stessa, nella presentazione su Twitter, sostiene infatti con forza la presenza di voci femminili nelle campagne a favore delle alternative al tabacco.

PanamaCop10, 53 associazioni al commissario Onu per i diritti umani: si riconosca il diritto alla riduzione del danno da fumo
Cinquantatré associazioni di consumatori di sigarette elettroniche e prodotti a rischio ridotto hanno firmato una lettera aperta all’alto commissario per i diritti umani delle Nazioni unite, l’austriaco Volker Türk, in vista della decima Conferenza delle parti (Cop10) della Convenzione quadro per il controllo del tabacco (Fctc) dell’Oms, in programma alla fine di novembre a Panama. Il diritto alla salute è un diritto umano a tutti gli effetti, sostengono le associazioni motivando il destinatario della lettera. “Fondamentale per il diritto alla salute è consentire agli adulti che fumano di accedere ad alternative più sicure”, scrivono le associazioni, che sottolineano poi il correlato diritto alla corretta informazione. Qui entra in gioco la responsabilità dell’Onu, che se da un lato ha riconosciuto la riduzione del danno per quanto riguarda il consumo di droghe, dall’altro rifiuta di farlo per il fumo. “E non lo fa nemmeno la Convenzione quadro per il controllo del tabacco dell’Oms che, anzi, incoraggia i governi a vietare i prodotti a rischio ridotto o a equipararli al fumo”, è la critica contenuta nella missiva. Da qui l’appello a un intervento incisivo durante la Cop10, definita “l’occasione perfetta per riconoscere inequivocabilmente la riduzione del danno da fumo come strategia legittima, basata sulle evidenze scientifiche”.

Cop10, consumatori si appellano a rappresentante diritti umani Onu

 

FilippineDal sesto Asia Harm Reduction Forum un vigoroso appello ai delegati del Pacifico in vista della Cop10
È essenziale creare un’atmosfera aperta e solidale in cui gli adolescenti possano condividere le loro preoccupazioni e ricevere indicazioni su argomenti come l’alimentazione, il tabacco, l’alcol, il comportamento sessuale, la salute mentale e la prevenzione degli infortuni”. È uno dei messaggi lanciato dal sesto Asia Harm Reduction Forum (AHRF) 2023 che si è svolto la scorsa settimana a Manila, nelle Filippine, di nuovo in presenza dopo le restrizioni per la pandemia. L’AHRF è un’organizzazione no-profit e interdisciplinare che promuove l’educazione sanitaria pubblica per il miglioramento della vita e dell’ambiente in tutto il mondo. Punto centrale della sua azione è l’affermazione del diritto fondamentale all’accesso alle informazioni, in particolare quando si tratta di strategie di riduzione del danno che consentono alle persone di condurre una vita più sana in un ambiente più sicuro. Dal forum è giunto anche un vigoroso appello a tutti i delegati della regione del Pacifico occidentale in vista della Convenzione quadro sul controllo del tabacco che si svolgerà a Panama. L’obiettivo da perseguire deve essere quello di garantire ai cittadini adulti l’accesso ad alternative più sicure alla nicotina rispetto ai prodotti a combustione, come le sigarette elettroniche, i riscaldatori di tabacco e lo snus.

GermaniaDivieto di fumo in auto con bimbi e donne incinta, la misura del ministro rischia di saltare
È destinato probabilmente a saltare il piano del ministro federale della Sanità Karl Lauterbach di vietare il fumo in macchina in presenza di bambini e donne incinte. La misura è stata inserita nel progetto di legge sulla legalizzazione della cannabis solo da poche settimane, ha dichiarato il commissario federale alla droga Burkhard Blienert. Il divieto di fumo dovrebbe infatti essere ancorato nella legge sulla protezione dei non fumatori e implementato come parte della prevista legalizzazione della cannabis. Tuttavia, la proposta è stata pesantemente criticata non solo dai partiti cristiano-democratici di opposizione, ma anche dai liberali che sono una componente del governo.

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