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Il Michigan pensa al carcere per chi ha più di 4 liquidi per e-cig in tasca

Intanto a New York entra in vigore il divieto di vendita di liquidi aromatizzati. Conley: "Burocrati con mani grondanti di sangue".

È stato approvato ieri, con il voto unanime dell’Public health and health planning council, il divieto di vendita di liquidi e cartucce per sigaretta elettronica con gusti diversi da tabacco e mentolo in tutto lo Stato di New York. La misura d’urgenza annunciata domenica scorsa dal governatore Andrew Cuomo, sull’onda emotiva della crisi di malattie polmonari, non ha dunque trovato nessuna resistenza. L’ordinanza di Cuomo copre un periodo di 90 giorni e potrà essere prorogata per altri 90 con un ulteriore voto. Il governatore si augura che nel frattempo intervenga il Congresso, varando una proibizione analoga che valga per tutti gli Stati Uniti.
Il divieto entrerà in vigore fra due settimane. Gli oltre 700 negozi di sigarette elettroniche dello Stato hanno dunque 14 giorni di tempo per adeguarsi e rimuovere dagli scaffali tutti i liquidi e le cartucce di ricarica divenuti illegali. Dopo quella data, fa sapere il Dipartimento della salute di New York, i rivenditori saranno soggetti a una multa di 2000 dollari per ogni pezzo (cioè per ogni flacone di liquido o pod con gusti che non siano tabacco o mentolo) rinvenuto nei loro punti vendita. La sopravvivenza stessa di gran parte di queste attività è messa in serio pericolo dalla decisione di Cuomo, poiché la vendita dei liquidi aromatizzati – a sentire un portavoce dei negozianti – rappresenta circa il 90 per cento del loro giro di affari.
Lo Stato di New York, dunque, diventa il primo a vietare gli aromi nei liquidi per sigaretta elettronica, battendo sul tempo il Michigan, che pure aveva annunciato per primo la misura. Qui ci vorranno ancora alcune settimane prima che la legge d’emergenza del governatore Gretchen Whitmer entri in vigore. Nello Stato del Michigan, secondo quanto riportato dalla stampa locale, la vendita di prodotti per sigarette elettroniche con gusti diversi dal tabacco (compreso anche il mentolo, a differenza di New York) sarà un reato punibile con il carcere (fino a sei mesi) e una multa di 200 dollari. Non solo, sarà reato anche possedere questi prodotti con l’intento di venderli. E come si stabilisce questa intenzione? Secondo le autorità del Michigan, “chi è in possesso di quattro o più prodotti per il vaping aromatizzati ha presumibilmente l’intento di venderli”.
Insomma, il vecchio concetto di “modica quantità” applicato alla droga, che fa saltare sulla sedia Michael Siegel, docente di Salute pubblica all’Università di Boston: “Un ragazzo trovato con una confezione da quattro di pod aromatizzate avrà commesso un reato punibile con sei mesi di carcere”. Uno scenario che sembrerebbe ridicolo, se non fosse in realtà tragico.
Di “burocrati non eletti con le mani grondanti di sangue” parla invece Gregor Conley, presidente dell’American Vaping Association. “Non ci si può sbagliare, – scrive in un comunicato stampa – il divieto sugli aromi indurrà molti vaper adulti a tornare a fumare, un risultato giudicato disastroso persino dall’American Cancer Society”. E Conley spiega perché: “C’è un motivo per cui la maggior parte degli ex fumatori adulti svapa liquidi fruttati e dolci, mentre solo una piccola parte usa tabacco e mentolo. I sapori fruttati e dolci aiutano i fumatori a staccarsi dal gusto del fumo. I liquidi al tabacco sono invece legati all’uso duale, cioè a chi usa sia le sigarette tradizionali che quelle elettroniche”.
Conley sottolinea come il divieto sui gusti nei liquidi da inalazione “non servirà a risolvere la reale emergenza, causata dalle cartucce di marijuana contraffatte, che sta mandando la gente in ospedale”. Al contrario, “il divieto spingerà i consumatori verso il mercato nero”. “In fin dei conti – conclude amaramente Conley – il voto delle autorità di New York non si è occupato della salute. Si è occupato di proteggere 1 miliardo all’anno di introiti fiscali provenienti dalle sigarette”. E poi annuncia: “Siamo pronti a sostenere azioni legali per ribaltare questo divieto illegale e dannoso”.

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