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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 12 al 18 aprile

Regole troppo restrittive penalizzano la diffusione degli strumenti di riduzione del danno da fumo e di conseguenza agevolano la proliferazione del tabacco. Questo e tanto altro nella consueta rassegna stampa settimanale.

UsaStudio: l’eccessiva regolamentazione dell’ecig nuoce alla salute pubblica
Le regolamentazioni sull’uso della sigaretta elettronica che la politica va imponendo sulla base di bias mediatici mettono a rischio la salute pubblica. È il giudizio cui giunge un rapporto dell’American Consumer Institute (Aci), un centro di ricerca noprofit che si occupa di analizzare l’impatto delle politiche e delle normative sui consumatori. Lo studio riepiloga le evidenze scientifiche sull’ecig finora disponibili e valuta le conseguenze delle recenti legislazioni in materia, tese a limitare, vietare o tassare il prodotto. Di fronte all’osservazione che il vaping sia molto meno dannoso del fumo e alle ricerche che minimalizzano l’attrattiva dell’ecig per i non fumatori, gli autori sostengono che “troppo spesso i legislatori agiscono senza valutare attentamente i costi e i benefici delle loro azioni”. “La demonizzazione della sigaretta elettronica è controproducente – conclude lo studio – l’opposizione istintiva alla sigaretta elettronica, spesso alimentata da informazioni fuorvianti, ha come effetto quello di limitarne l’uso per smettere di fumare da parte di milioni di fumatori adulti“. L’analisi completa dello studio nell’articolo di approfondimento di Sigmagazine.

Sigarette elettroniche, troppe regole sono nemiche della salute pubblica

 

UsaFda: ecig, nessuna evidenza di rischi maggiori di Covid-19
Non ci sono evidenze che l’utilizzo della sigaretta elettronica aumenti i rischi in caso di contagio da Coronavirus. Con questa dichiarazione, la Food and drug administration chiude la querelle aperta dalla mail di un suo portavoce a Bloomberg, nella quale venivano riportate considerazioni opposte per nulla corroborate da studi medico-scientifici. E così la stessa Fda è dovuta correre ai ripari per ripristinare la credibilità scientifica della propria agenzia. “L’uso della sigaretta elettronica – afferma ora la portavoce dell’Fda Alison Hunt – può esporre i polmoni a sostanze chimiche tossiche, ma non si sa se questa esposizione aumenti il rischio di covid-19”. L’approfondimento nell’articolo di Sigmagazine.

Fda: la sigaretta elettronica non aumenta i rischi di covid-19

 

Gran BretagnaFarsalinos confuta studio di Magonza su ecig e rischi cardiovascolari
Il cardiologo greco Konstantinos Farsalinos ha pubblicato sulla rivista European Heart Journal un commento critico allo studio condotto da ricercatori dell’Università di Magonza, in Germania, e pubblicato sulla stessa rivista lo scorso novembre, che metteva in relazione l’uso della sigaretta elettronica a conseguenze cardiovascolari, polmonari e cerebrovascolari. Per Farsalinos i risultati della ricerca tedesca hanno una dubbia rilevanza clinica per il rischio cardiovascolare a lungo termine: “Gli effetti acuti del rilascio di uno stimolante come la nicotina sulla funzione vascolare non possono essere utilizzati come marcatori prognosti per il rischio cardiovascolare”. Al contrario, scrive ancora Farsalinos, studi più accurati come quello dell’Università di Dundee hanno evidenziato un significativo miglioramento della salute vascolare già dopo sole quattro settimane dal passaggio dalla sigaretta tradizionale all’elettronica. Sigmagazine ricostruisce le tesi della ricerca di Magonza e approfondisce le critiche avanzate dal cardiologo greco.

GermaniaTest nicotina in negozi della Renania: nessuna infrazione
Una conferma dell’affidabilità dei negozi di vaping specializzati in Europa arriva dalla Germania centrale, dove nei giorni scorsi è stata condotta un’indagine da parte del ministero dell’ambiente del Land della Renania-Palatinato sulla veridicità dei contenuti di nicotina nei liquidi. L’ufficio preposto, il Messinstitut des Landesamtes für Umwelt, ha analizzato 31 prodotti raccolti in nove negozi delle città di Bingen, Magonza, Ingelheim e Worms per verificare che il livello massimo consentito di nicotina di 20 mg fosse rispettato. Risultato: in nessun prodotto la quantità di nicotina era superiore al consentito, un solo prodotto risultava riportare indicazioni insufficienti e non a norma.

 

Francia Fivape protesta per un episodio della serie Grey’s Anatomy
Fivape, l’associazione francese degli operatori del vaping, ha inoltrato un esposto all’autorità delle comunicazioni contro un episodio della celebre serie televisiva Grey’s Anatomy, andato in onda il 15 aprile (la stessa puntata era andata in onda in Italia all’inizio di marzo). L’accusa è di aver infranto la regola dell’onestà dell’informazione trasmessa. Nell’episodio incriminato, viene diffusa un’informazione errata secondo la quale l’utilizzo di sigarette elettroniche pregiudicherebbe la salute dei polmoni. Per la Fivape nella trasmissione è stato utilizzato un “vocabolario ansiogeno che genera un ingiustificato e infondato allarme dei prodotti del vaping”. L’esatta dinamica dell’episodio nell’articolo di Sigmagazine.

Esposto contro Grey’s Anatomy per messaggi disonesti contro la sigaretta elettronica

 

Unione EuropeaEcig: i consumatori saranno coinvolti nella Tpd3
In una lettera recapitata alla Direzione generale per la salute della Commissione Ue, l’associazione europea dei consumatori Ethra ha chiesto il coinvolgimento dei vapers nel processo di elaborazione della Tpd3, la prossima versione della direttiva che regola la vendita e la pubblicità del tabacco e dei prodotti del tabacco, compresi quelli del vaping, nell’Unione europea. E un primo riscontro sembra essere già arrivato: l’associazione ha fatto sapere di aver ricevuto da ambienti della Commissione europea l’assicurazione che i consumatori saranno inseriti nelle prossime consultazioni. Perché questo è importante viene spiegato nell’articolo su Sigmagazine.

Sigaretta elettronica, i consumatori ottengono di essere coinvolti nella Tpd3

 

GermaniaE-cig, la “disinformacija” dei cittadini tedeschi
L’articolo pubblicato sulla rivista dell’Ufficio federale per i beni ambientali tedesco di cui abbiamo parlato la scorsa settimana, nel quale si incoraggiava l’uso della sigaretta elettronica per smettere di fumare, ha dato spunto alla rivista specializzata Egarage per un’amara riflessione sulla conoscenza che i cittadini hanno degli effetti del vaping. Lo studio infatti citava anche un sondaggio secondo il quale il 37 per cento dei tedeschi ritiene l’ecig dannosa quanto la sigaretta di tabacco, il 9 per cento più dannosa e il 15 per cento molto più dannosa. La maggioranza dei cittadini – esattamente il 61 per cento – ha una cognizione errata, perchè opposta a quanto sostenuto dalle ricerche medico-scientifiche. Il 21 per cento ritiene che l’ecig sia meno dannosa della sigaretta tradizionale e solo il 6 sa quel che dicono anche gli scienziati: e cioè che la sigaretta elettronica è molto meno dannosa di quella di tabacco.

 

BulgariaIl Coronavirus fa annullare anche il World Tobacco Europe
Doveva tenersi a Sofia, in Bulgaria, il World Tobacco Europe 2020, la grande fiera del tabacco che attira oltre mille professionisti del settore, dal 27 al 28 ottobre. Ma gli organizzatori hanno preferito annunciare sin da adesso il suo annullamento, a causa delle conseguenze della pandemia di Covid-19. “Siamo rammaricati ma le condizioni di sicurezza non permettono lo svolgimento dell’appuntamento fieristico, lavoriamo per un nuovo appuntamento quando l’emergenza sarà finita“, è stato comunicato in una nota.

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