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Europarlamento: in Commissione Beca si discute di sigaretta elettronica

Nel dibattito sugli emendamenti alla relazione sul Piano europeo anticancro posizioni contrapposte su vaping e riduzione del danno.

Si è svolta ieri nel pomeriggio la prima riunione della Commissione speciale per la lotta contro il cancro, la cosiddetta Beca, del Parlamento europeo per discutere gli emendamenti presentati alla relazione sul Piano europeo contro il cancro. Gli emendamenti al testo della relatrice, la francese Véronique Trillet-Lenoir, sono 1537, a dimostrazione di quanto il tema sia vasto e sentito. Come noto, parte del piano riguarda anche il tabacco e i nuovi strumenti alternativi, con posizioni che vanno da una sostanziale equiparazione fra i due alla necessità di operare invece una netta differenza, per sfruttare le potenzialità della riduzione del danno da fumo.
La prima a parlare esplicitamente di sigarette elettroniche nel corso dell’incontro, dopo l’introduzione di Trillet-Lenoir che ha promesso di trovare una sintesi fra le diverse posizioni, è stata la parlamentare tedesca dei Verdi Manuela Ripa. Il suo intervento ha riguardato “l’aromatizzazione dei prodotti che contengono tabacco” (sic) che sarebbe “la principale ragione per cui si inizia a utilizzare la sigaretta elettronica”. “Le e-cigarette – ha aggiunto Ripa – possono aiutare i fumatori a smettere, ma bisogna evitare che i giovani possano essere attirati dagli aromi”. Insomma, una spinta non troppo velata in favore del divieto di gusti diversi dal tabacco.
Le ha in qualche modo risposto a stretto giro l’italiano Pietro Fiocchi, di Fratelli d’Italia, presentatore di diversi emendamenti favorevoli alla sigaretta elettronica. Fiocchi ha messo fra i punti chiave su cui richiamare l’attenzione le alternative al fumo. “Sulla base di studi scientifici – ha spiegato – ritengo che con questi strumenti sia possibile ridurre del 30% il numero di cancri ai polmoni in Europa in tempi brevi”. Nel corso della discussione, poi, l’italiana Stefania Zambelli (Lega) ha richiamato la recente approvazione di una sigaretta elettronica da parte dell’americana Food and drug administration, chiedendo alla relatrice se non ritenga utile “fare una distinzione fra il tabacco di sigaretta e gli altri prodotti alternativi”.
Il ceco Ondrej Krotek, invece ha affermato di sostenere il divieto degli aromi in tutti i prodotti con nicotina, chiedendo però “una regolamentazione differenziata per tutti i prodotti con nicotina rispetto alle sigarette, visto che alcuni possono aiutare a smettere di fumare”. La portoghese Sara Cerdas, invece, ha invocato il principio di precauzione sui cosiddetti “nuovi prodotti. Non ha invece affrontato il tema la veneta del partito democratico Alessandra Moretti che, pur avendo presentato diversi emendamenti restrittivi sulla sigaretta elettronica, nel suo intervento si è concentrata su altri aspetti della relazione.
Toccherà ora alla relatrice Trillet-Lenoir trovare una mediazione fra posizioni così distanti. “Sapevo che l’aspetto della prevenzione – ha concluso – ci avrebbe portato a discussioni che mi auguro saranno animate ma fruttuose. E mi auguro anche che arriveremo a un compromesso, convergendo su posizioni soddisfacenti per il maggior numero di noi”. Sperando che il compromesso non sacrifichi le posizioni dei sostenitori della riduzione del danno da fumo. Il prossimo incontro della Commissione Beca si terrà a novembre, prima del voto previsto per il 6 dicembre.

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