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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 16 al 22 ottobre

La Germania sta per ripercorrere i passi italiani con una supertassa anche sugli ingredienti di base: operatori e consumatori ricorrono in tribunale. Intanto la Commissione europea frena sulla revisione della Tpd e non la inserisce nel programma di lavoro per il 2023.

GermaniaPrevisioni: il peggio è passato, torna a crescere il fatturato del settore vaping (+ 40% nel 2022)
L’industria delle sigarette elettroniche in Germania ha attraversato un periodo difficile, ma quest’anno le cose stanno migliorando. Secondo le stime fornite dall’associazione Bündnis für Tabakfreie Genuss (BfTG), dopo la grande depressione dovuta alla cosiddetta crisi Evali e alle restrizioni per la pandemia, per il 2022 si prospetta un’impennata delle vendite con un aumento del 40% del fatturato fino a circa 575 milioni di euro. Il motivo principale del boom, tuttavia, sono le sigarette elettroniche monouso, che oggi hanno una quota di mercato del 40%. Per Dustin Dahlmann, presidente della BfTG, è un aspetto positivo: “Con questo prodotto, i fumatori vengono raggiunti su larga scala al di fuori del commercio specializzato“, ha spiegato, “e questo va a vantaggio anche del commercio specializzato, perché spesso il passaggio ai sistemi ricaricabili avviene dopo qualche tempo”.

 

Ue Nel programma di lavoro 2023 della Commissione scompare la Tpd 3
Non si parla della revisione della Direttiva dei prodotti del tabacco, la Tpd 3, nel Programma di lavoro della Commissione europea per il 2023 reso pubblico questa settimana. La circostanza potrebbe fare sperare che l’istituzione sia orientata a rimandare la questione fra l’altro molto divisiva tra le posizioni più proibizioniste del commissario per la salute e quelle più liberali espresse dal Parlamento europeo. Trova spazio invece la Raccomandazione del Consiglio, che potrebbe vietare la sigaretta elettronica dove non si può fumare e in alcuni spazi all’aperto.

Commissione europea: nel Programma di lavoro 2023 non c’è la Tpd 3

 

Usa/CanadaStudio, i liquidi aromatizzati facilitano l’addio al tabacco
L’uso della sigaretta elettronica facilita l’addio al fumo, in misura ancora maggiore se vengono utilizzati i liquidi aromatizzati. Ancora un assunto in tal senso arriva da un nuovo studio condotto da Yoonseo Mok e Rafael Meza del British Columbia Cancer Research Insititute di Vancouver, in Canada, e Jihyoun Jeon della University of Michigan e David T Levy della Georgetown University di Washington. La ricerca si intitola “Associations between e-cigarette use and e-cigarette flavors with cigarette smoking quit attempts and quit success: Evidence from a US large, nationally representative 2018-2019 survey” ed è basata sui dati dell’indagine Tobacco Use Supplement-Current Population Survey relativi al 2018-2019. I risultati dimostrano che, rispetto a chi non usava la sigaretta elettronica, chi svapava per più di venti giorni al mese ha registrato maggiori probabilità sia di cercare di smettere di fumare che di riuscirci. Probabilità che aumentavano ancora per chi utilizzava liquidi con aromi diversi dal tabacco. Lo studio rivela anche una curiosità: i consumatori di liquidi alla menta o al mentolo avevano probabilità leggermente più alte di provare e riuscire a dire addio al tabacco, rispetto agli altri liquidi aromatizzati, anche se la stessa ricerca definisce questa differenza “non statisticamente rilevante”. L’approfondimento sulle modalità dell’equipe canadese-americana nell’approfondimento di Sigmagazine.

Studio: più probabile smettere di fumare con e-cig e liquidi aromatizzati

 

GermaniaRicorso contro le Dogane sulla tassazione di Pg e Vg, gli ingredienti base dei liquidi per e-cig
Uno svapatore e un rivenditore di sigarette elettroniche hanno intentato una causa contro l’Ufficio doganale principale di Saarbrücken presso il Tribunale delle Finanze del Saarland, la regione federale più occidentale della Germania, contro l’applicazione della tassa su il glicole propilenico e la glicerina vegetale, gli ingredienti base dei liquidi per sigarette elettroniche. Molti utenti di sigarette elettroniche preparano i propri liquidi mescolando queste due materie prime con aromi e nicotina. Il prodotto pronto è soggetto all’imposta sul tabacco. Tuttavia, è discutibile se l’obbligo fiscale si applichi già ai singoli ingredienti, cioè prima della miscelazione. La posizione dell’Ufficio doganale è che la tassa debba essere applicata, con la conseguenza che in breve tempo le materie prime per produrre i liquidi diventeranno molto più costose. Da qui il ricorso, che ha trovato il sostegno dell’associazione di categoria dei rivenditori di sigarette elettroniche (il Verband des E-Zigarettenhandels). Non è la prima azione giudiziaria in Germania che in qualche modo riguarda la nuova legge sul tabacco che ha introdotto anche una tassa progressiva sulla sigaretta elettronica. Qualche mese fa l’associazione tedesca degli industriali e dei commercianti del vaping (il Bündnis für Tabakfreien Genuss) ha promosso un ricorso alla Corte costituzionale proprio contro la nuova tassa.

Germania, consumatore e negoziante di sigarette elettroniche fanno causa alle Dogane

 

Corea del SudQuattromila operatori del vaping portano ministero e agenzia statale in tribunale
E anche in Corea (naturalmente del Sud) si ricorre al tribunale per questioni legate al vaping. I ricorrenti sono quattromila tra negozianti e produttori di sigarette elettroniche riuniti sotto la sigla della Korea Electronic Cigarette Association, i resistenti sono il Ministero della salute e del welfare e l’Agenzia sud-coreana per il controllo e la prevenzione delle malattie. L’accusa nei confronti delle due istituzioni è di aver causato un danno economico alle loro attività, diffondendo informazioni scorrette. I negozianti pretendono quindi che il governo rettifichi le sue comunicazioni fuorvianti sul vaping. La vicenda risale all’ottobre del 2019 quando il Ministero della salute coreano, sulla scia della Food and drug administration americana, diramò un avviso, raccomandando ai fumatori di smettere di usare le sigarette elettroniche a causa dei casi di Evali. Una raccomandazione mai rettificata quando divenne chiaro che i casi di lesioni polmonari avvenuti negli Usa (e solo lì) non avevano alcun legame con le sigarette elettroniche. Nel 2021, una ricerca pubblicata sul Journal of Korean Medical Science attestava che non si erano verificati casi di polmonite grave o danni ai polmoni tra gli utilizzatori di liquidi per sigarette elettroniche, ma dal ministero nessuna retromarcia. Così ora la vicenda finirà in tribunale, dove i querelanti sono pronti a battersi.

Corea, operatori del vaping portano in tribunale il Ministero della salute

 

Repubblica CecaTappa sulla Moldava per la carovana dei consumatori di sigarette elettroniche
Suggestiva fermata a Praga per il tour europeo della carovana di World Vapers’ Alliance, il network internazionale composto dalle associazioni dei consumatori di sigarette elettroniche. L’iniziativa, diventata ormai una tradizione annuale, mira a sensibilizzare legislatori e opinione pubblica sulla sigaretta elettronica come risorsa nella lotta contro le morti conseguenti dal fumo. La delegazione di Wva ha prima collocato una installazione a testimonianza di come sia possibile interrompere la strage causata dal fumo e poi ha ospitato una tavola rotonda con esperti cechi e rappresentanti dei media sul futuro della riduzione del danno nella Repubblica Ceca. La carovana aveva toccato all’inizio della settimana Parigi e Varsavia, la settimana prossima sarà la volta dell’Italia con le tappe di Roma e Milano.

La carovana dei consumatori di sigarette elettroniche fa tappa a Praga

 

Gran BretagnaFissato per il 18 novembre il recupero degli stati generali della sigaretta elettronica
Gli stati generali degli operatori britannici della sigaretta elettronica si terranno il prossimo 18 novembre a Londra, recuperando così la data saltata dello scorso settembre a causa della morte della Regina Elisabetta II. Organizzato dalla Uk Vaping Industry (Ukvia), associazione che raccoglie le aziende di produzione e di distribuzione del Regno Unito, l’appuntamento verterà su una serie di temi già stabiliti: lo svapo giovanile, la sostenibilità ambientale, la vendita di prodotti non conformi e le politiche sanitarie. Il Forum punterà anche i riflettori sulla comunità sanitaria e sulla necessità che possa abbracciare universalmente la causa della riduzione del danno se si vuole realizzare il grande sogno di tutelare la salute pubblica attraverso le sigarette elettroniche.

Stati generali della sigaretta elettronica: focus su sanità e usa e getta

 

BelgioCon l’e-cig prima della partita, Nainggolan rischia una multa salata (ma forse sta smettendo di fumare)
Disavventura per Radja Nainggolan, il calciatore belga con trascorsi nel campionato italiano e ora rientrato in patria, che durante le fasi di riscaldamento nel prepartita tra la sua Anversa e lo Standard Liegi è stato pizzicato dalle telecamere mentre utilizzava una sigaretta elettronica. Il calciatore rischia una pesante multa, nonostante la sigaretta elettronica sia per il 95% meno nociva di quelle tradizionali, delle quali Nainggolan è un consumatore. Per cui, se questa vicenda dovesse rivelare che l’ex nazionale belga è passato dal fumo al vaping, la multa resterebbe ma almeno si può sperare che abbia iniziato il suo percorso di disassuefazione dal tabacco.

Polemica in Belgio: Nainggolan in campo con una sigaretta elettronica

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