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Il Regno Unito pronto a difendere la sigaretta elettronica dall’Oms

In vista della Cop10 di Panama si moltiplicano le voci che chiedono di sostenere la posizione britannica sulla riduzione del danno da fumo.

Il Regno Unito è pronto a dare battaglia per la sigaretta elettronica durante la prossima Conferenza delle parti (Cop 10) della Convenzione quadro per il controllo del tabacco dell’Organizzazione mondiale di sanità, che si terrà a novembre a Panama. Dopo le rassicurazioni del sottosegretario alla salute Neil O’Brien, alcuni parlamentari britannici ritornano sull’argomento. Lo scorso settembre, rispondendo ad una interrogazione parlamentare, O’Brien aveva assicurato che il Regno Unito avrebbe espresso la sua posizione sul vaping durante la Cop 10, affermando: “La delegazione britannica non accetterà alcuna decisione che possa avere un impatto sulla nostra capacità di rendere i vaporizzatori disponibili per i fumatori adulti che desiderano smettere”.
Il quotidiano the Sun, con un articolo firmato da Sam Blanchard, ritorna sull’argomento. L’Oms, spiega l’autore, chiederà ai Paesi Cop 10 di adottare misure più restrittive o addirittura di vietare le sigarette elettroniche. Ma proprio quest’anno l’Inghilterra ha lanciato “Swap to stop”, il primo programma al mondo che offrirà gratuitamente un milione di sigarette elettroniche ad altrettanti fumatori e si opporrà a qualsiasi politica che possa metterlo a repentaglio, proponendo invece di dare assistenza ai Paesi che vogliono seguire il suo esempio.
A testimoniare questa intenzione interviene Craig Whittaker, deputato conservatore di lungo corso e con esperienza di governo. “È essenziale che alla Cop 10 difendiamo i nostri risultati e le nostre politiche come leader mondiale nella riduzione dei danni del tabacco – ha dichiarato – Il Regno Unito è sulla strada giusta nel garantire l’accesso ad alternative meno dannose al fumo, e non dovremmo lasciare che l’Oms ponga dei limiti a questo approccio”. “Non possiamo permettere all’Oms e ad altre nazioni dell’Ue di dettare la nostra politica sanitaria interna”, aggiunge un altro deputato conservatore, Mark Jenkinson.
Insomma, sembra che il nuovo piano per una generazione senza fumo annunciato dal premier Rishi Sunak, che propone anche delle limitazioni al vaping per i minori, non abbia indebolito la convinzione che la sigaretta elettronica sia un prezioso strumento per aiutare i fumatori a smettere. E, fortunatamente per tutti i sostenitori della riduzione del danno, il Regno Unito è pronto a difendere questa commissione in sede internazionale. “L’opposizione non scientifica e fanatica dell’Oms alle sigarette elettroniche è una minaccia per la salute globale – commenta Chris Snowdon dell’Insitute of Economic Affairs – e il Regno Unito ha l’opportunità di fare la differenza alla conferenza di Panama ponendo il veto a qualsiasi proposta anti-vaping”.

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