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Consueta carrellata di notizie sui maggiori fatti del vaping a livello internazionale. La Gran Bretagna si conferma il Paese all'avanguardia sulla riduzione del danno. Presto nuove norme alleggeriranno e favoriranno il comparto. In Francia, intanto si traccia il bilancio del mese senza tabacco.

Golden Holocaust è un'importante opera basata su 80 milioni di documenti d'archivio che le compagnie di tabacco furono costrette a rendere pubblici durante i principali processi statunitensi iniziati negli anni Ottanta e Novanta.

La risposta dell'azienda americana all'allarme della FDA su vaping e minori: acquisti contingentati per i negozi, cancellazione degli account social, liquidi solo al tabacco, menta e mentolo.

La rivista dei medici tedeschi, Ärtz Zeitung, critica aspramente le posizioni dell'Oms sulla riduzione del danno. In Francia, intanto, va avanti il mese antifumo ma sul vaping si allunga l'ombra dei tabaccai d'Oltralpe.

La vendita di liquidi fruttati o dolci sarà vietata nei convenience store e nei distributori di carburante. Ammessi solo aromi tabaccosi, menta e mentolo.

Dal negoziante eroe belga che lamenta la messa in libertà dei rapinatori, ai medici tedeschi che sostengono la riduzione del danno. Ma anche le nuove restrizioni negli Stati Uniti e il mese senza tabacco transaplino. Una settimana d'informazione sul vaping in pillole.

Mentre a Ginevra l'Oms non affonda il colpo sulle sigarette elettroniche, nel Regno Unito l'assicurazione sanitaria dei vapers sarà equiparata a quella dei non fumatori e in Francia i tabaccai diventeranno drugstore. Qualcosa sta cambiando nella percezione internazionale?

Riflettori puntati sul Cop8 di Ginevra dove si sono delineate le linee guida sulla riduzione del danno dell'Oms per i prossimi anni e non sembrano molto positive. Intanto negli Stati UNiti qualcosa si sta muovendo contro la possibilità di vietare gli aromi. E la Francia continua ad aumentare il prezzo delle sigarette.

Mentre a Berlino la sigaretta elettronica paga lo scotto della nuova regolamentazione dei shisha bar, in Svizzera si introduce il divieto di vendita ai minori senza che venga esteso anche al tabacco. Incoerenze normative che gettano ancora più in confusione operatori e consumatori del settore.

Le persone con problemi medici cronici come malattie cardiache, cancro, asma e disturbi respiratori sono più propense ad abbandonare il fumo per passare definitivamente alla sigaretta elettronica.