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Dautzenberg: “Sono certo che l’e-cigarette aiuti a smettere di fumare”

Lo pneumologo francese entra nel dibattito sul Rapporto Oms, evidenziandone gli aspetti positivi e denunciando la leggerezza della stampa.

Ho la certezza che la sigaretta elettronica aiuti a smettere di fumare”. A dichiararlo a Franceinfo è il professore Bertrand Dautzenberg, noto pneumologo e tabaccologo francese, sentito sulla scia del Rapporto sul fumo pubblicato dall’Organizzazione mondiale di sanità pochi giorni fa e sulla polemica che ne è seguita. Dautzenberg, conferma la sua opinione positiva sull’e-cigarete e sulla sua efficacia e ne spiega i motivi: “Lo vedo durante le mie visite. Consiglio la sigaretta elettronica come supplemento ai farmaci e funziona. Perché se molti pazienti rinunciano ai farmaci, la maggioranza continua a svapare, perché questa soluzione alternativa si adatta meglio a loro”. E le parole del tabaccologo francese allargano il divario che si è aperto nella comunità scientifica internazionale fra i clinici – quelli che ogni giorno si misurano con i problemi e le debolezze del paziente fumatore – e i teorici, che non hanno questa frequentazione quotidiana.
Eppure, come abbiamo sottolineato su queste colonne, Dautzenberg rileva sul suo profilo Twitter come il contenuto del documento dell’Oms non sia negativo come riportato da gran parte dei media. “Quando lo si legge – scrive – il rapporto non è così negativo sulle e-cig. La sigaretta elettronica è meno tossica del tabacco (ma non si possono quantificare i benefici). La sigaretta elettronica aiuta a smettere di fumare (ma mancano gli studi). L’e-cig non è per i non fumatori (ok). Ci vogliono delle regole (la Francia ha già adottato le regolamentazioni raccomandate)”. E anche quest’ultimo è un dettaglio su cui la stampa allarmista non si è soffermata abbastanza: le raccomandazioni dell’Oms si rivolgono a tutto il mondo e sono quindi estremamente generiche. E se in alcuni Paesi non esiste ancora una normativa adeguata, nell’Unione europea (e quindi anche in Italia) è da anni in vigore una legislazione precisa e stringente per i prodotti del vaping
Come molti altri studiosi, anche il professor Dautzenberg stigmatizza “il modo approssimativo con cui la stampa ha ripreso l’ultimo rapporto Oms”. La denuncia della nocività della sigaretta elettronica, spiega, “scoraggerà i fumatori a passare alla sigaretta elettronica (mentre l’Oms dice chiaramente che l’e-cig è meno nociva della sigaretta di tabacco)”. Il risultato di tutto questo, chiosa lo pneumologo, “è un effetto deleterio sui tentativi di smettere di fumare”. Dautzenberg, infine, segnala un ultimo dettaglio, di cui si sono accorti in pochi: “Il rapporto dell’Oms separa chiaramente il tabacco riscaldato (iqos e altri) dalla sigaretta elettronica, cosa che non è stata fatta – conclude, lanciando una frecciatina ad alcuni suoi colleghi – nell’ultima dichiarazione di alcune società europee di “sapienti”, come la European Respiratory Society”.

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