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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 14 al 20 luglio

Ricerche provenienti da Nuova Zelanda, Gran Bretagna e Usa confermano l'efficacia della sigaretta elettronica, ma in Usa un giudice ha deciso di anticipare la data per le richieste di commercializzare i prodotti del vaping al 20 maggio. Una mossa che mette in pericolo l'industria indipendente.

Nuova ZelandaStudio: nessun effetto gateway, l’e-cig serve a smettere di fumare
La sigaretta elettronica è soprattutto affare di fumatori ed ex fumatori. Insignificante è invece la quota di coloro che la utilizzano senza aver mai fumato prima. Un nuovo studio neozelandese conferma le tendenze già registrate da ricerche empiriche in altri Paesi e smentisce una volta di più la leggenda del fenomeno gateway, quello che vorrebbe l’e-cig come anticamera del tabagismo. Lo studio, intitolato “Prevalence of e-cigarette use from a nationally representative sample in New Zealand”, sarà pubblicato sul numero di novembre della rivista scientifica Addictive Behaviors. È stato realizzato da Alana Oakly e Greg Martin della Health Promotion Agency e da Richard Edwards della University of Otago di Wellington. “È rassicurante scoprire che le persone che non hanno mai fumato non usano questi prodotti”, ha commentato Edwards, aggiungendo: “L’uso relativamente alto fra i fumatori che hanno smesso da poco suggerisce che molti ricorrono alla sigaretta elettronica per smettere di fumare e ci riescono”. Lo studio traccia anche l’identikit dello svapatore in Nuova Zelanda: curiosità riportate nell’approfondimento di Sigmagazine.

La sigaretta elettronica si usa per smettere di fumare, nuovo studio lo conferma

Gran BretagnaL’e-cig ha un’efficacia tre volte maggiore delle terapie antifumo
Una terapia antifumo basata sull’utilizzo della sigaretta elettronica garantisce maggiori possibilità di successo rispetto ad altri metodi tipo cerotti, gomme o spray. Lo certifica uno studio condotto da Sharon Cox e Lynne Dawkins della London South Bank University in collaborazione con due farmacisti. Proprio la farmacia come luogo della ricerca è la particolarità di questo studio, protrattosi per 4-6 settimane. I risultati, il cui dettaglio è raccontato nell’articolo di Sigmagazine, hanno testimoniato che le sigarette elettroniche, associate o meno ad altre terapie, hanno un’efficacia tre volte maggiore.

Sigaretta elettronica: tre volte più efficace di cerotti, gomme e spray

BelgioIl festival musicale diventato vape-free
Altra conseguenza dell’equiparazione tra fumo e vaping: il festival LaSemo, uno dei più frequentati raduni musicali in Belgio di metà luglio e giunto alla dodicesima edizione, è stato quest’anno non solo smoke-free ma anche vape-free. Il divieto di svapare si è aggiunto a quello già da tempo in vigore di fumare: solo tre spazi, all’interno dell’area dei concerti, sono stati destinati a chi proprio non poteva fare a meno di accendere una sigaretta o tirare una boccata di vapore. Nonostante l’enorme differenza fra fumo e vaping, a cominciare dall’assenza del problema del vapore passivo.

UsaStudio, gli svapatori quotidiani smettono più facilmente di fumare
Uno studio statunitense conferma l’importanza della sigaretta elettronica come metodo per smettere di fumare. Si tratta di un’indagine coordinata da Sara Kalkhoran del Massachussetts General Hospital di Boston e pubblicata su Nicotine and Tobacco Research, che ha analizzato i dati su fumatori americani in tre diverse fasi. Secondo i risultati, coloro che utilizzavano l’e-cig con regolarità quotidiana hanno avuto il doppio della possibilità di smettere di fumare, rispetto agli svapatori occasionali. Gli esiti dettagliati della ricerca nell’approfondimento di Sigmagazine.

Sigaretta elettronica, gli utilizzatori quotidiani riescono a smettere di fumare

Gran BretagnaStudio: gli incentivi economici aiutano a smettere di fumare
Gli incentivi economici rivestono una funzione importante per aiutare i fumatori ad abbandonare il tabacco. Lo rivela una revisione pubblicata sul sito della Cochrane Library, organizzazione che si occupa di raccogliere e sintetizzare le migliori ricerche scientifiche per favorire scelte informate nel campo della salute. La ricerca, intitolata “Incentive for smoking cessation”, è stata realizzata da un gruppo di noti studiosi che ha esaminato 33 studi per un campione totale di 21.600 persone. L’efficacia di incentivi come somme di denaro o buoni spendibili è stata misurata empiricamente: coloro che ne hanno beneficiato hanno smesso con più facilità di fumare. I dettagli di questa revisione nell’approfondimento di Sigmagazine.

Denaro per smettere di fumare: gli incentivi migliorano i tassi di cessazione

FranciaI tabaccai lanciano la campagna per il vaping responsabile
La federazione dei tabaccai francesi ha lanciato una campagna per il vaping responsabile, sottolineando che l’offerta dei prodotti legati alle sigarette elettroniche è indirizzata al pubblico adulto e non ai minorenni. La campagna si avvale anche di strumenti di comunicazione particolarmente diffusi fra i giovani, come gli sticker, e promette di rinunciare a politiche di marketing accattivanti per i giovanissimi. I dirigenti della federazione francese sono stati fra i primi a sollecitare i propri aderenti a differenziare rapidamente la loro offerta, riducendo quella legata al tabacco e abbracciando i nuovi prodotti del vaping.

UsaJuul si scusa con i genitori per il fenomeno del vaping giovanile
L’amministratore di Juul Labs, Kevin Burns, si è recentemente scusato con i genitori dei ragazzi spinti all’uso della sigaretta elettronica dal fascino esercitato dalla piccola pod mod della sua azienda, complici anche politiche di marketing particolarmente accattivanti per il pubblico giovanile. Il prodotto non è destinato ai giovanissimi, ha detto Burn, e dispiace per i genitori che devono confrontarsi con tali sfide. Negli ultimi mesi le strategie d’immagine di Juul hanno fatto un passo indietro, i loro messaggi sono tutti rivolti verso i fumatori adulti e, secondo gli osservatori, parrebbe anche che stia avvenendo una sorta di ammissione di responsabilità. Il fenomeno del vaping giovanile sembra davvero un caso specificatamente statunitense che allarma istituzioni scolastiche e la Fda, ma che ha anche scatenato una campagna sensazionalistica nei media.

Mea culpa di Juul: “Dispiace che i bambini stiano usando il nostro prodotto”

UsaSan Francisco verso il referendum sul divieto di vendita delle sigarette elettroniche
Si prepara la controffensiva nei confronti della decisione del consiglio di San Francisco di vietare la vendita di sigarette elettroniche e prodotti del vaping nel perimetro cittadino. Juul Labs, la cui centrale operativa è proprio nella città californiana, ha raccolto il numero sufficiente di firme per lanciare un referendum sul divieto. La decisione passa dunque nelle mani dei cittadini di San Francisco che, presumibilmente a novembre, saranno chiamati alle urne per stabilire se la legge rimarrà in vigore o dovrà essere annullata. Su Sigmagazine le posizioni della parti in campo.

San Francisco va al referendum per abolire divieto vendita sigarette elettroniche

UsaSeattle, i negozianti del vaping in campo per scongiurare una San Francisco 2
Seattle come San Francisco? Il sindaco della città famosa agli inizi degli anni Novanta per il fenomeno di costume del grunge, Jenny Durkan, ha lanciato via twitter l’idea di discutere l’ipotesi del divieto di vendita di e-cig e prodotti del vaping sul modello di San Francisco. Ma questa volta il settore del commercio ha deciso di giocare d’anticipo e non si è tirato indietro rispetto all’invito del sindaco, naturalmente opponendosi all’ipotesi di emulazione: il governo locale sceglie una strada ipocrita – hanno sostenuto i negozianti – permettendo il fumo di marijuana e di sigarette di tabacco e vietando il meno dannoso vaping.

UsaSolo 10 mesi alle aziende per presentare l’autorizzazione alla vendita di e-cig
Dieci mesi per presentare la richiesta di autorizzazione di immissione sul mercato per i propri prodotti. È il tempo accordato alle aziende del vaping a seguito della decisione del giudice federale Paul Grimm, che era stato chiamato a dirimere la controversia fra la Food and Drug Administration e un gruppo di associazioni mediche e di attivisti anti tabacco. Allarme fra i piccoli produttori, per i quali i termini temporali stabiliti e gli oneri economici sono troppo stretti. Il punto sulla questione, le posizioni delle varie parti in campo e le conseguenze che la decisione del giudice potrà avere sull’intero settore del vaping statunitense nell’approfondimento di Sigmagazine.

Shock Usa: solo 10 mesi per presentare autorizzazione alla vendita di e-cig

IndiaVendevano e-cig online sotto copertura, arrestati 18 dipendenti di una società
Diciotto dipendenti di una azienda che vendeva sigarette elettroniche online – attività vietata in India – sono stati arrestati a Noida, nei pressi di Nuova Delhi, nell’ambito di un’operazione di polizia. Per oltrepassare il divieto, nella presentazione e mission aziendale si parlava genericamente di servizi web e domini internet ma in realtà si trattava di un vero e proprio deposito di prodotti del vaping. Maggiori dettagli su Sigmagazine.

Sigarette elettroniche, in India non si scherza: 18 arresti per vendita sul web

 

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